venerdì 30 novembre 2012

"La moglie del mondo" di Carol Ann Duffy

"Siamo andati allo zoo
gli ho detto-
C'è qualcosa in quello scimpanzé che mi fa pensare a te"
(sig.ra Darwin)
Quando si pensa alla poesia spesso si circoscrive l'uso della parola al discorso amoroso, all'accorato appello politico, all'afflato verso la patria lontana, l'inglese Carol Ann Duffy ne fa un uso smaccatamente dirompente, ironico, graffiante per accedere alla fantasia, al mito, alla storia e raccontarla dal punto di vista femminile. Va detto, punto di vista davvero originale: quasi esclusivamente quello delle mogli, vere protagoniste nella coppia dove però il destino ha premiato, illuminato, cinto di conoscenza l'uomo: da Pilato a Freud, da Icaro a Darwin, da Lazzaro a Faust, da King Kong a Quasimodo, solo per citarne alcuni.
La Duffy colleziona una deliziosa e godibile raccolta di liriche, più o meno brevi, che descrivono la storia come non l'abbiamo mai conosciuta rivisitandola con arrendevole spregiudicatezza e fascinazione. 
Un 'come poteva essere' visto dalla parte di lei.
Le mogli del mondo si raccontano:
"Non sarò la prima né l'ultima
che se ne sta su un costone
a guardare il marito
che dimostra al mondo
di essere un totale, perfetto
emerito, assoluto coglione"
(sig.ra Icaro)

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