domenica 4 novembre 2012

"Il confidente" di Hélène Grémillon

"La maggior parte delle persone si innamora di qualcuno vedendola, a me, invece, l'amore mi ha preso a tradimento" così Luis ricorda Annie.
Come le confidenze di uno sconosicuto siano finite tra le lettere di consoglianze per la morte di sua madre, Camille non lo sa. Forse l'ennesimo espediente di un aspirante scrittore di farsi leggere da un'accreditata editor o peggio l'assurda storia di qualcuno che sembra conoscere lei, sua madre, la sua famiglia. Eppure tutto suona sfalsato: date, luoghi, nomi.
Teatro degli eventi un piccolo paese di provincia sul finire degli anni '30. Una ragazzina che aspira a diventare pittrice, Annie, una ricca borghese triste giunta dalla capitale, madame M., una grande casa, l'Escalier, e un triste segreto da tacitare al mondo: la colpa di non avere figli e desiderarli oltre natura.
Il patto scellerato tra le due, l'una di partorire al posto dell'altra, ignora tasselli importanti, conseguenze inaspettate, forzatamente negate: l'amore ignorato degli uomini: usati, scacciati, esiliati; il sacrificio di chi è pronto a tutto per tutelare l'innocenza di un neonato; la vendetta delle donne convinte che 'il tradimento concede ogni diritto'; le atrocità della guerra; bugie, silenzi, omissioni.
Ma non si può tacere per sempre. Non ci si può perdonare del male fatto, nemmeno se si crede di averne subìto. "Non ho mai preso in considerazione che la mia menzogna potesse sopravvivermi. Lo specifico di una menzogna è di essere scoperta, smascherata, non di diventare una verità definitiva, inossidabile, insospettabile. La verità di esseri umani che esisteranno e non avranno mai il modo di sapere. Non posso sradicare tutte le persone che nasceranno. Per vivere davvero, le persone devono sapere da dove vengono, quando vedo dov'è arrivata Camille, ne sono sicura".
Così una madre.. così il suo ultimo sacrificio, irragionevole quanto l'ostinazione di Annie di fingersi morta per vivere davvero, vivere accanto a sua figlia senza mai essere riconsciuta. 
"Non si può incolpare la vita perché si riprende quello che non si guarda più".

Una scrittura vibrante, accesa.
Personaggi femminili di straordinario impatto.
Un quadro storico e sociale attento, necessario.
Una storia di bugie, sacrifici, tradimenti, spietati amori, passioni tacitate, inquietanti sospetti.
Un romanzo d'esordio di fulminante bellezza. Bruciante.
"In amore, mia cara, non bisogna chiedere nulla, pretendere nulla. Non cercare mai di farti amare dalle persone come vorresti che ti amassero, non è questo il vero amore. Bisogna accettare che gli altri ti amino a modo loro"

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