domenica 19 febbraio 2012

"Le sorelle Soffici" di Pierpaolo Vettori

"Noi possiamo parlare con i libri".
Così le sorelle Veronica e Cecilia Soffici.
Ma Cecilia, bellissima e fragile, è solo la proiezione dell'immaginazione di Veronica, diciassettenne figlia di un vecchio industriale malato e travolto da scandali finanziari. Veronica è solita chiudersi nella grande biblioteca di casa, immergersi nei libri fino a riviverne storie, emozioni, passioni; corre nei boschi dove in un vecchio albero lascia lettere agli autori chiedendo consigli; un giorno è Ofelia e si immerge nelle acque di un fiume, l'altro sogna di fuggire con un circo peregrinando per il mondo. Veronica vaga per mondi paralleli rifuggendo da una realtà sordida di inganni e compromessi, loschi affari e squallidi traffici di anime e corpi. La sua diversità è tollerata, mascherata da malattia, salvo alla morte del padre trasformarsi nell'unico impedimento agli uffici di un gruppo di speculatori. Se il reale è orrore ed errore, la fantasia è l'unica arma per resistere, opporsi alle storture della vita, liberare l'anima dalla prigione dei compromessi.
Una scrittura semplice, leggera, disarmante quella del Vettori, come il personaggio di Veronica e il suo alter ego Cecilia. Toccante.

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