domenica 12 febbraio 2012

"La casa di carta" di Carlos Maria Dominguez

"Nella primavera del 1998 Bluma Lennon comprò in una libreria di Soho una vecchia edizione delle poesie di Emily Dickinson e, arrivata alla seconda poesia, al primo incrocio, fu investita da un'automobile".
Erede della cattedra di ispanistica di Bluma Lennon a Cambridge un docente argentino si ritrova a pensare alla collega prematuramente defunta, alle lotte di potere universitarie, alle dinamiche di vendita, promozione e diffusione dei libri, ridotti a merce o poco più, fino a ritrovarsi per le mani un libro destinato alla scomparsa ammantato di un fitto mistero: "nessun libro era riuscito a turbarmi quanto quel volume in brossura le cui pagine incurvate dall'umidità reclamavano, di per se stesse, una lettura".
Una copia ricoperta di polvere di sabbia e cemento de 'La Linea d'ombra' di Conrad, reclama attenzione, spiegazioni. Pare essere arrivata a destinazione in ritardo, e merita di essere riconsegnata al mittente, tale Carlos Brauer, un collezionista uruguayano scomparso nel nulla. Il racconto della vita dell'uomo, della sua divorante passione per i libri, la sua straordinaria collezione di ventimila volumi, la sua incredibile scomparsa e l'atroce sospetto che sia lui e il suo libro latore di un pericoloso presagio spingono il docente ad avventurarsi per lembi estremi di terra sospesi tra sabbia e cielo, strappati al mare, furiosamente scossi dal vento. Lì dove al cospetto della logica sorge una casa di carta.. cemento, sabbia e libri a creare mura destinate a reggere alla furia degli elementi e al delirio di un uomo in fuga dalle sue paure, dalle sue ossessioni. Fino al richiamo del dovere, all'unica sfida a cui è impossibile sottrarsi, alla ricerca di un libro per cui si può, si deve ancora una volta abbattere mura, protezioni, per rivivere il sortilegio della parola scritta, che può, deve, riconciliarsi, tornare da chi per prima l'ha amata. Perchè a dispetto di tutto a volte 'i libri cambiano il destino delle persone'.
Un libro sui libri, fatto di libri, cementato sui libri come la casa di Carlos Brauer, un delirio a cui qualsiasi lettore finisce per cedere, ammutolito al cospetto dell'immagine stessa che nella sua mente prende forma leggendo. Folgorante.

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