lunedì 20 febbraio 2012

"Finché vita non ci separi" di Julia Crouch

"Christos è morto".
Poche parole, sussurrate appena al telefono. Il silenzio è rotto nel cottage della campagna inglese dove vive Rose e la sua famiglia. Un attimo prima un uomo e una donna bevono insieme del vino sul finire di una giornata intensa ma felice. Poi quelle parole trascinano Rose nel silenzio attonito della sorpresa, il dolore si fa strada e l'istinto la spinge ad invitare la donna che le parla al telefono a stare da lei con i suoi figli. L'istinto.. o qualcosa di più.. perchè la donna che Rose ascolta raccontare la morte del marito non è una persona qualunque.. è Polly, la sua migliore amica, l'unica vera amica.. più di una sorella se mai ne avesse avuta una.
Eppure incosapevole, strisciante, subdola si insinua il timore che non sia la cosa giusta da fare.. perchè Polly, ex cantante ribelle, rappresenta il passato che Rose si è lasciata alle spalle, la sconsideratezza della giovinezza, a un passo dal baratro senza ritorno. Polly è una dark lady capace di stritolare ad arte la sua preda, un attimo dolce e bisognosa, poi inquietante e pericolosa.
Se l'istinto materno e il debito d'amicizia spingono Rose ad accogliere in casa Polly e i suoi due figli, quello di sopravvivenza le impone di reagire, perchè Polly sembra decisa a rubarle la sua vita.. casa, famiglia, amici, marito. Perchè?
Si può amare qualcuno al punto di distruggerlo? L'amicizia si sposa con la vendetta, con l'invidia? E quali emozioni riesplodono, sobillate, in chi ha taciuto a lungo una parte di sè?
Il romanzo di esordio della Crounch è notevole. E' un giallo psicologico, adrenalico, che si regge da sé. Una scrittura ipnotica inchioda il lettore pagina dopo pagina, terribilmente conscio di sapere come la storia evolverà eppure di volta in volta spiazzato, fino al finale aperto che innesca una fastidiosa inquietudine. Interessanti i personaggi, strutturati, attivi sulla scena, figure necessarie ad elaborare il dilemma che è alla base del romanzo: conosciamo davvero chi crediamo amico, fino a che punto siamo pronti a fidarci delle persone che sanno davvero tutto di noi, e a cosa siamo disposti a rinunciare per tutelare noi stessi, la personalità che siamo andati costruendo nel tempo? 'Finchè vita non ci separi' è il classico romanzo che si legge tutto d'un fiato.. e non è una frase fatta!

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