sabato 17 settembre 2011

"Un giorno io e te" di Elsa Chabrol

Louise e l'anziano padre Lalù. Louise e la vecchia nutrice Nunzia. Louise e l'aspra e selvaggia Corsica. Louise e la tenuta in cui è cresciuta, la Pièva. Louise e il primo '900 che scorre impetuoso così come libera, fantasiosa, dirompente corre la sua vita e giorno dopo giorno cresce il sentimento verso il cugino tanto amato, Julien. Insieme da sempre, lontani da troppo, per via degli studi di lui e poi per la guerra. Inspiegabilmente, dolorosamente tutto il mondo di Louise implode. Prima la morte dell'amato padre, poi la perdita dell'amata tenuta, il forzato allontanamento dalla sua Corsica, spingeranno Louise a cercare Julien sui campi di battaglia, un'assurda idea, una determinazione folle a riprendersi quello che il destino e la guerra, disperatamente ovunque intorno a lei, le hanno strappato. A dispetto delle perdite, degli orrori subiti, la piccola Louise saprà aggrapparsi all'amore vagheggiato da sempre per il suo Julien per sopravvivere, di più vivere ostinatamente il suo sogno fino ad accorgersi che spesso la felicità che cerchiamo è accanto a noi, così stupidi da ignorarla.
Nel libro della Chabrol c'é tanto, tutto: una capacità evocativa nel descrivere luoghi e tempi storici, una terra bellissima -la Corsica-, l'amore devozionale di un padre verso la propria figlia, la temerarietà di un amore cercato e imposto, la prima guerra mondiale che implode intorno ai personaggi senza mai prevaricare la storia diventandone essa stessa elemento essenziale a spiegare struggimento e follia dei persoanggi e su tutti lei Louise, una protagonista straordinaria, poco più che una ragazzina decisa a non arrendersi mai perchè "non si può costruire nulla senza conflitto e senza passione".

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