sabato 17 settembre 2011

"Discorso sulla servitù volontaria" di Étienne de La Boétie e "Saggio sull'arte di strisciare a uso dei cortigiani" di Paul H.D. d'Holbach

Quanto mai attuale il breve saggio del pensatore francese del XVI secolo Étienne de La Boétie, tanto caro a Montaigne, si interroga sulle ragioni che consentono ai tiranni di detenere il potere -si dirà, tiranni di ogni epoca- trovandole nell'abdicazione volontaria del potere stesso da parte dei sudditi. Da qui l'ovvio monito -tanto caro nei secoli a venire ad anarchici prima e movimenti di disobbedienza civile poi- a 'non servire più'.
In appendice l'altresì illuminate 'Saggio sull'arte di strisciare a uso dei cortigiani' di Paul H.D. d'Holbach. Nella figura del cortigiano tratteggiata con mordace capacità dall'autore riconoscerete sedicenti potenti o aspiranti tali e tante, tante persone 'comuni' intorno a voi: "Abilità essenziale del cortigiano dovrà essere la conoscenza approfondita di tutti i vizi e le passioni del suo padrone (...) il padrone ama le donne? Ebbene occorrerà procurargliene" (...) "un buon cortigiano non deve mai avere un'opinione propria, ma sempre quella del padrone" (...) "un cortigiano non deve mai avere ragione, non gli è concesso essere più brillante del suo signore" (...) "un cortigiano deve avere lo stomaco abbastanza forte da digerire tutti gli affronti del suo padrone" etc.

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