sabato 10 settembre 2011

"Almeno il cappello" di Andrea Vitali

Un'accozaglia di musicisti prestati dal caso formano la fanfara che accoglie i turisti in quel di Bellano. Poca cosa a fronte degli altri paesi, che vantano bande e maestri eppure il caso o più semplicemente la volontà e la necessità di una prolifica madre di famiglia, rispondente al nome di Estenuata Geminazzi, portano in quel di Bellano un pingue e capace ragioniere amante della musica e deciso a metter su il primo Corpo Musicale Bellanese. Certo ben più ardito sembra legare le personalità accese del prevosto, del podestà, del segretario comunale e dei notabili della zona e ancor più, scovare nei paesi della zona musicisti atti a suonare. Tra questi il Lindo Nasazzi, primo bombardino, da pochi mesi convolato in secondo nezze con la Noemi, tipo energico che a suon di schiaffoni l'aveva bruscamente invitato ad affidarle la paga e tenersi lontano dalle osterie. A poche ore dall'evento che avrebbe fatto conoscere la banda musicale consacrando al mito locale il nome del maestro Geminazzi un incidente coinvolge il Nasazzi capace in punto di morte di giocare un tiro alla moglie e alla comunità tutta. Che di lui si salvi almeno il cappello.. della pregevole divisa del corpo musicale! O no? E se quel cappello facesse la fortuna di qualche sprovveduto? O costringesse a più miti aspirazioni il Geminazzi? Intanto benché a strimpellare per strada torni la fanfara in quel di Bellano molti han da festeggiare: chi la recuperata tranquillità, chi un'inaspettata felicità coniugale, chi una pratica fortuna, chi un lavoro, chi una sana bevuta in osteria.

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