sabato 20 novembre 2010

"Ho freddo" di Gianfranco Manfredi

"Aline e Valcour de Valmont erano arrivati a Cumberland da Londra nella primavera del 1795".
Due gemelli, due abili menti scientifiche, due giovani scampati agli orrori della rivoluzione francese ma non al crollo della propria famiglia, due sopravvissuti decisi a rifarsi una vita nel Nuovo Mondo salvo imbattersi nella diffidenza della gente di una piccola comunità nei pressi di Providence nel Rodhe Island, increduli nel saperli così indipendeti, per certi versi disinibiti, sfrontati, determinati a sfidare pregiudizi e sgretolare false leggende a partire da quella che vuole la loro casa infestata dai fantasmi dopo un orribile tragedia familiare.
Tutto può essere spiegato.
Ma allora cosa dire delle voci sui vampiri che attraversano le campagne del Rhode Island.. e come impedire a Valcour ed Aline di interessarsene se il padre e il nonno prima di loro avevano a lungo studiato il fenomeno per la casa reale francese, fino a restarne soggiogati, schiacciati?
E quale rapporto hanno con i casi di consunzione polmonare che fa vittime tra le giovani donne della regione e che spinge la gente sull'orlo dell'esaurimento, né placato né contenuto dalle costanti preghiere del giovane reverendo battista Jan Vos, incapace persino di lasciare che gli stessi cedano a sinistri esperimenti tollerati finanche dalle autorità cittadine: la profanazione dei cadaveri delle vittime.
Quale male oscuro attraversa i corpi e soprattutto le menti delle vittime.. spinte a vedere gli spiriti, a parlare con loro, a sentirsi già come morti viventi; la 'peste vampirica' può essere debellata davvero solo ricorrendo a macabri rituali di origine africana o la cura sta nell'inoculare nel malato un vaccino come pare un tale Jenner stia già facendo per il vaiolo? E ci sarà mai cura per combattere il male oscuro che si annida nei cuori umani?
Ragione e sentimento, cieca fede nella scienza, nella medicina, nel progresso, fautori di quello spirito illuminista deputato di lì a breve a pervadere il mondo rischiarando i ciechi antri dell'oscurantismo, Aline e Valcour riusciranno a dare un volto all'irrazionale, a dar credito alle richieste degli ammalati, spesso emarginati quando non vittime sacrificali, picconando le leggende, svelando i misteri più inaccessibili, sacrificando al contempo ideali, amicizia e amore.
"Cosa ne pensi?" mormorò Valcour inginocchiandosi accanto a sua sorella, protesa sulla bara.
"Non avverto il respiro.. e nessun battito cardiaco"
"Dunque è morta"
"Non è detto, valcour. Potrebbe essere caduta in catalessi. Dobbiamo aspettare"
"Chace e Slapes.. li hai visti?"
"Loro non c'entrano"
"Sì, invece. Ammettiamo pure che Livina possa rianimarsi. Credi che se si sollevasse a sedere nella bara, suo marito e suo padre l'accoglierebbero a braccia aperte? No, Aline. Non la vorrebbero neppure in casa"
"Ma noi siamo dei medici e abbiamo il dovere.."
"Di prolungare le sofferenze di questa disgraziata creatura? E quanto a lungo? Io credo che Livina sia morta, ma se così non fosse, non ha alcuna speranza di sopravvivere"
"Allora cosa intendi fare?"
Valcour aprì la sua borsa e ne cavò un martello e un grosso chiodo lungo trenta centimetri.
"Perchè ti sei portato dietro quegli attrezzi? mormorò Aline, sgomenta.
"Avevo previsto quanto sarebbe avvenuto" rispose lui, gelido. "Allontanati e non guardare".
"Non farlo, ti prego!"
"Siete in troppi a pregarmi oggi. E io non sono Dio"
Posò la punta del chiodo sul petto di Livina, all'altezza del cuore.
"Aspetta" esclamò Aline "Ha mosso un dito!"
"Io non ho visto nulla"
"Ti dico che s'è mossa! Non puoi, non devi... Valcour, noooo!"
Lui calò il martello e picchiò tre colpi secchi, spingendo il chiodo fino in fondo.
Un romanzo dalle ambientazioni gotiche, imbevuto di riflessioni filosofiche e teologiche, costruito su una conoscenza approfondita delle fonti, accuratissimo nell'ambientazione storica, preciso nei dettagli scientifici. Un romanzo che appassiona il lettore, trascinato nell'abisso della sofferenza, del sospetto inquietante del volto che assume il male salvo scoprire che spesso è solo dentro di noi.
Prossimamente il seguito: 'Tecniche di resurrezione'.

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