domenica 14 febbraio 2010

L'odore afrodisiaco del cloro

Judy Budnitz è una talentuosa narratrice americana, lo dimostrano -a ragione- i racconti de 'L'odore afrodisiaco del cloro' edito da Alet. Sono fulminanti, spiazzanti per il lettore a partire dall'incipit che rimanda al ritmo lento e dolce delle favole salvo inquietanti cambi di rotta tanto nella narrazione quanto nella scrittura che si fa densa, inquietante ma al tempo stesso fascinosa. Così storie apparentemente tranquille, al limite del banale -vedi una figlia che aspetta la visita dei genitori, una madre che dopo sette figli maschi attende una femminuccia, un single circondato da tante amiche che sposa una straniera, due sorelline che aspettano per l'estate la cugina, etc.- si trasformano in episodi ambigui attraversati da un veleno mellifluo che confonde, incupisce, genera sgomento e impotenza. Potere delle parole che la Budnitz usa con consapevolezza per trasformare, cambiar forma alle cose descrivendo così un altro mondo, avvolto nel buio.
"L'odore del cloro è afrodisiaco, l'acqua è celeste, turchese, blu, verdeazzurra e azzurro-verde: i più bei colori della scatola di pastelli. E tutti sono coperti da una patina di goccioline scintillanti. In un paese senza scocco sul mare, quella era la nostra giornata in spiaggia".
P.S. Personalmente il racconto 'Salvare la faccia' mi ha fatto pensare d'istinto alla nostra Italia.. leggete e capirete!

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