venerdì 2 agosto 2013

"La crepa" di Claudia Piñeiro

"E in quel momento, proprio come Pablo ha sempre temuto che un giorno sarebbe accaduto, il mondo si ferma per una frazione di secondo per poi mettersi improvvisamente a girare in senso contrario a folle velocità"
Pablo Simó lavora da vent'anni nello studio Architetto Borla e Associati, ha moglie e figlia, progetta da tempo un grattacielo nella sua città Bunos Aires e la sua vita scorre in una routine addomesticata dalle abitudini e dalle convenienze.
Fino al giorno in cui in ufficio una ragazza chiede di Nelson Jara. E all'improvviso Pablo e i suoi colleghi tornano ad una notte di tre anni prima, al cantiere e al corpo lasciato cadere nei pilastri di lì a poche ore riempiti di cemento.
Ma chi era Nelson Jara? In apparenza un uomo qualunque che rivendicava il diritto a che la sua abitazione fosse sicura. E non lo era più da quando il vicino cantiere a cui lavorava lo studio Architetto Borla e Associati aveva preso a scavare le fondamenta per le future abitazioni. Una crepa si era aperta su un muro portante di casa. Una crepa che Nelson Jara aveva preso a monitorare giorno dopo giorno quasi ora dopo ora. Non era servito a nulla parlare con lui, rassicurarlo. Nelson era diventato l'incubo dello studio Architetto Borla e Associati e l'ossessione personale di Pablo Simó fino a che l'uomo aveva avanzato un risarcimento esoso in cambio del suo silenzio.
E poi tutto era precipitato. L'angoscia di vedere bloccati i lavori, sapersi ricattati. Tutto finito in una notte. Pablo Simó non aveva mai saputo davvero come erano andati i fatti. Aveva visto però il corpo dell'uomo. Le facce smarrite dei suoi colleghi. E li aveva aiutati a disfarsi del cadavere.
Ma era poi davvero così? O quel cadavere tornato anni dopo a reclamare attenzione era servito a svegliare dal torpore Pablo Simó scavando profondamente una crepa nella sua coscienza fino ad osare il cambiamento nella sua vita, a reclamare quello che non aveva mai sperato di avere: l'amore, la vita, l'ardimento di dar forma ai sogni, al punto di trasformarsi in una canaglia per ottenerlo, del resto chi non ha mai fatto qualcosa di sbagliato? Chi non ha mai violato la legge? E ancora dove sta il confine tra bene e male?
Come.. peggio.. di Nelson Jara, Pablo Simó lascerà che una nuova crepa si faccia strada, stravolgendo vite e coscienze.
"L'amore è un concetto democratico: tutti credono di conoscerlo o di averlo conosciuto, qualcuno lo canta, altri lo piangono, ma nessuno lo nega"
Una narrazione uniforme, quella della Piñeiro, che invece di annullare l'eccitazione e la suspense la esalta al punto da attanagliare il lettore; atmosfere che rimandono a 'Nodo alla gola' di Hitchcock, e personaggi imbevuti di un'attenta analisi piscologica fanno il resto. Il risultato è un libro che si legge tutto d'un fiato fino al finale che lascia inquieti, smarriti, forse volutamente.

1 commento:

  1. A me della Piñeiro è piaciuto molto di più Tua... ma anche questo non è male!

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