sabato 15 giugno 2013

"Ogni angelo è tremendo" di Susanna Tamaro

Una donna si racconta.
La nascita in una gelida notte d'inverno spazzata dalla bora. Due giovani genitori inadatti al ruolo e incapaci di dare e darsi amore, nonni soffi di una vita aspra e al tempo stesso gentile, una famiglia in cui un visino attonito, dai grandi occhi, scruta il mondo degli adulti e si interroga, inquieta nelle interminabili notti insonni di un'infanzia silenziosa foriera di abbandoni e delusioni; paure reali ed immaginarie nel corso dell'adolescenza prima e della gioventù degli anni '70 improvissamente inadatta al ruolo di aspirante alla vita nella sua integrità.
Poi "in fondo ad ogni vita scorre una segreta saggezza che permette di far arrivare le cose giuste al momento giusto" e così la ragazza spaurita si affaccia nella grande città, frequenta il centro sperimentale di cinematografia, ritrova il padre assente e ostinatamente, con impervia e a volte imperizia, si approccia alla vita dando forma alle voci di dentro, alle emozioni a lungo taciute, rivelando come evidente anche a se stessa la passione per la poesia, per le parole che hanno una bellezza che spiega tutto, lasciando alla scrittura il compito di arrivare al cuore, in un viaggio profondo di conoscenza, doloroso, necessario, folgorante
Da bruco a farfalla la bellezza della vita. 
"Viviamo in tempi di semplificazione massificante, di conseguenza l'inquietudine è il più reietto dei sentimenti. Puoi essere infelice, anzi, lo devi essere, perché tutti gli oggetti che ti suggeriscono di comprare non sono altro che succedanei della felicità, ma l'inquietudine non ti è concessa perché è uno stato che produce domande e le domande richiedono risposte, e per avere risposte, bisogna mettersi in viaggio come Abramo e, alla fine del viaggio, magari, puoi scoprire che non sono le cose a darti pace, ma la profondità dei sentimenti che sgorgano nel tuo cuore".
La biografia di un'autrice che ha scritto "parole capaci di ardere". Una scelta sofferta e non convenzionale di raccontarsi e raccontare il mondo.

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