sabato 8 giugno 2013

"Ancestrale" di Goliarda Sapienza

"Serrare i pugni alla bocca per non dire
Serrare i pugni sugli occhi per non vedere
Buttarsi in terra e scavare in silenzio"
Prima prova giovanile di Goliarda Sapienza, 'Ancestrale' è una raccolta di poesie bruciate dal pudore dell'autrice, che si riteneva inadatta, di certo impreparata a reggere il confronto con l'ambiente di artisti e pensatori che frequentavano la casa di famiglia.
Anima a lungo silente al cospetto dell'entourage intellettuale che la circondò negli anni in cui recitò a teatro e al cinema, le poesie della Sapienza -che i lettori hanno conosciuto grazie allo straordinario romanzo pubblicato postumo L'arte della gioia- gravano di una drammatica pietas e di una dolente partecipazione emozionale che caricano ogni parola di un vissuto che 'significa' qualcosa.
La raccolta è corredata da una prefazione e da una postfazione che raccontano tutto e più di tutto ma lasciano intatto l'approcciarsi alla poesia che crediamo possa dire sempre qualcosa di nuovo ad ogni lettore.
Eros e thanatos, il dolore per la morte della madre che non ha altro spazio di esistere se non nelle parole necessarie a stordirsi, annullarsi, annientarsi, il congiurgersi con la terra/madre che tutto può, tutto sa, utto comprende.
Liriche potenti, tragiche, intensi, che lacerano il corpo e l'anima come ferite sempre vive.

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