domenica 17 giugno 2012

"Una lama di luce" di Andrea Camilleri

Un sogno.. solo un sogno, dopo una notte difficile per il commissario Montalbano come sempre più spesso capitano. Notte di solitudine, di assenza. Manca un corpo accanto a cui dormire, manca Livia? Forse.. o Marian, donna speciale, una gallerista incantevole, intelligente che ha riaccesso in Salvo la voglia di cominciare qualcosa di nuovo.. ma c'è ancora un forse.. un forse di troppo. Intanto intorno alle vicende personali si avvilluppano due indagini parallele: un traffico di armi ad opera di clandestini tunisini decisi a sostenere la lotta di liberazione in patria e una rapina orchestrata ai danni di una giovane donna con tanto di bacio rubato. Ma molto.. molto di più nasconde la strana rapina: gelosie, vendette, ricatti, amori e amicizie che rischiano di coinvolgere persino le famiglie mafiose della zona. L'intero commissario di Vigata: Augello, Fazio, Catarella su tutti sono coinvolti nelle indagini tanto più che la stessa Marian a Milano per l'acquisto di alcuni quadri su commissione di un ricco uomo d'affari, rischia di essere coinvolta in un intricato e complesso traffico di quadri rubati. A indagini concluse, un Montalbano umanamente combattuto tra la passione per Marian e l'affetto per una Livia stranamente sofferente e silenziosa, viene travolto da una sottile lama di luce.. di quelle che fanno male.. perchè colpiscono lì dove si è più sensibili, e allora guardarsi indietro è necessario per affrontare le responabilità rifuggite, le scelte negate, l'amore respinto. L'indagine in se stesso è quella che Montalbano deve affrontare da solo.. prima di guardare negli occhi Livia e dirle di quel che si è perso per sempre.. Francois.
Camilleri non delude mai anzi intreccia pubblico e privato di Montalbano con una maestria che non ha eguali negli scrittori contemporanei e salda nel cuore dei lettori l'affetto per un personaggio letterario che si fa ogni volta "più umano".

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