sabato 17 marzo 2012

"Romancing Miss Brontë" di Juliet Gael

"Non è facile mettere a nudo la propria anima con la penna sapendo che ogni parola verrà vagliata, ponderata, soppesata.."
Questo devono pensare le tre sorelle Brontë nella quiete della loro modesta dimora dello Yorkshire. Figlie di un curato di campagna, dotate di viva intelligenza e di un'istruzione non comune alle donne del loro tempo e del loro stato sociale, Charlotte, Emily ed Ann cercano un modo per dar voce alla loro voglia di indipendenza, all'irruenza di sentimenti e aspirazioni lungamente represse.
Piene di un forte senso del dovere che le tiene legate alla cura della casa, del padre anziano e del fratello scapestrato piegato dalla dipendenza dall'alcool e consumato da un amore negato, le tre donne cercheranno ragion d'essere nella passione comune: la scrittura.
E nel romanzo le eroine prendono forma, per vivere la vita che ognuna di loro vorrebbe, descrivendo donne vere, con sentimenti e bisogni reali, gridati ad alta voce, al punto da sembrare oltraggiose. Moderne oltre ogni limite ma non libere al punto di firmare i propri scritti con i loro nomi. Alto il rischio.. impossibile altrimenti sottrarsi al giudizio, alla soggezione di una società che relega le donne in casa. E l'anonimato garantisce altresì protezione, silenzio, la quiete necessaria per vivere i propri sogni e metterli su carta.
Intanto lutti e feroci contrasti familiari graveranno sui Brontë ma non impediranno a Charlotte, l'ultima delle sorelle.. di vivere la concretezza di un amore con un uomo attento e buono deciso a vincere ogni sua remora, aspettandola per anni: "un amore fedele che rifiuta di abbandonare l'oggetto amato, un amore che il disastro non può far crollare, amore che nella calamità si fa più appassionato e nella povertà più stretto si avvinghia".
Gradevole e interessante biografia romanzata delle sorelle Brontë quella della Gael, che però nulla aggiunge a quanto già editato.

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