sabato 10 marzo 2012

"L'eredità segreta" di Katherine Webb

Primi anni del XX secolo. Caroline è una ricca ragazza borghese di New York, il suo unico atto ribelle sposare un avventuriero e trasferirsi nella solitaria terra d'Oklahoma, tra mandrie e indiani. Un sogno infranto un giorno d'estate, un incidente a cui far seguire la pazzia di una fuga e l'atto insensato di tenere con sé un bambino.. abbandonato all'altro capo dell'oceano, nella campagna inglese nei pressi di Storton Manor, quando Caroline è tornata ad essere l'ubbidiente ereditiera andata in sposa ad un nobile del posto.
Più di cento anni dopo due sorelle, Beth ed Erika, costrette ad abitare Storton Manor per ereditarla, sono spinte a confrontarsi con il loro passato oscuro -la scomparsa del cuginetto Henry nell'estate di vent'anni prima- e imbattersi nell'ombra lunga della loro bisnonna Caroline e un segreto celato a lungo, legato alla famiglia di zingari accampata ai margini della tenuta.. a un bimbo ritrovato nel bosco, a un amore tormentato e passionale annegato nel rimorso.
Una saga familiare lunga più di cento anni, quattro generazioni di donne a confronto con un passato che è sì dolore ma anche occasione per guardare con profondità ai sentimenti più forti e andare avanti, piene di speranze, libere di lasciarsi andare alla vita che si vuole vivere e non a quella imposta dalle aspettative degli altri. Perdonarsi, perdonare.. vivere la passione dell'amore capace di legare oltre il tempo.
Un libro interessante, che si legge con piacere ma che non sfonda il muro dell'emozione. L'impressione che il lettore ne ricava è di una storia costruita a tavolino.

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