Otto storie ad incastro perfetto in un puzzle narrativo che in principio pare impazzito.
Otto storie godibilissime sulla provincia italiana e i suoi attori: povera gente e nobili strampalati, uomini rispettabili di facciata e incalliti cretini nel privato, gente timorosa di Dio e peccatori pervertiti, miserabili graziati da un cuore puro e malfattori prepotenti vinti dalle loro stesse angherie, insaziabili amatori, creduloni e gente dabbene.
Otto storie che parlano di un come eravamo che sa tanto di un 'come siamo' ancora oggi: abili a parole, facili al giudizio e al pregiudizio, poco concreti, sfrontati, furbi, cialtroni, peccatori.
Camilleri convince sempre con queste sue storie minime di cui come le ciliege a primavera.. una tira l'altra e non ci si stanca mai.
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