martedì 20 aprile 2010

QUANDO LA POSTA STRANGOLA L’EDITORE

Da ‘Tuttolibri’ supplemento de 'La Stampa' del 17/04/2010:
"Non è stato un «pesce», purtroppo. Ma, come sempre nel nostro Paese, pare, per fortuna, che il governo cominci a rimangiarsi la scellerata iniziativa con la quale ha abolito all’improvviso dal 1° aprile le agevolazioni sulle tariffe postali per gli editori, portate da 0,97 a 7 euro per ogni spedizione. Un aumento secco del 700% che ha coinvolto anche biblioteche, gruppi di lettura, centri culturali, organizzazioni onlus. «Siamo allibiti, questo è un bavaglio» ha gridato subito l’indignato Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiana Editori. «Un decreto che ci strangola» è il succo dell’appello sottoscritto da 250 tra piccoli e medi editori, e c’è chi ha già annunciato, provvisoriamente, l’invio delle proprie novità agli addetti ai lavori solo in pdf. Può darsi che il tavolo aperto a Roma tra le parti (c’è sempre un tavolo in Italia...) porti a una riduzione del danno e a una riconcertazione del «misfatto» con convenzioni pluriennali tra editori e Poste (molto mirate, si presume). Ci auguriamo che non siano ancora una volta i piccoli a essere abbandonati e a pagare per tutti. Resta comunque inaccettabile la brutalità con la quale, senza alcun preavviso o trattativa, si sono messi in crisi il lavoro editoriale e la diffusione della cultura. E’ come sempre il grossolano modo di agire dei nostri politici che, nonostante tutto, anche oggi, più offende".

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