lunedì 5 aprile 2010

“Circostanze casuali” di Carlo Flamigni

Un piccolo paese della riviera romagnola, ai margini della stagione estiva, svuotato di turisti ma non di avidi pettegolezzi tra la gente che osserva e si lascia andare a qualche giudizio spicciolo e poi quello strano miscuglio di atti volontari e circostanze casuali che inscenano strani meccanismi a catena rivelando quel che è preferibile ignorare, aspirazioni, sogni ma anche piccoli e torbidi segreti, rancori, vendette. Così la morte del notaio Annibale Ricci Ribaldi a poche ore dal suo grido d’aiuto ad autorità e religiosi del paese spinge ad indagini delicate su una famiglia austera e fin lì poco chiacchierata, ma cosa nasconde il passato del notaio, e quello della moglie Maria Teresa, su cui girano voci di tradimento? E i figli, i domestici, gli impiegati dello studio? Tutte persone dall’irreprensibile vita o no? Coadiuvato dalle brillanti osservazioni dello scrittore Primo e del vecchio Proverbio, il questore Fusaroli indaga incrociando mille e piccole storie di paese, mettendo a nudo il meglio e il peggio di una ‘tranquilla’ vita di provincia.
Un romanzo agile, un affresco sociale, un giallo all’italiana apparentemente leggero che tratteggia a meraviglia il carattere umano.

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