martedì 7 gennaio 2014

"Un amore più forte di me" di Maria Duenas

"Per la prima volta nella vita capii quanto siano fragili in realtà le cose che crediamo permanenti, capii la facilità con cui si spezza ciò è stabile, e che certe realtà possono volar via per una ventata d'aria che entra dalla finestra".
Blanca è sola. La separazione dal marito l'ha privata della fiducia, della linearità prestabilita costruita negli anni, dell'ingenuità. Deve reinventarsi, ricominciare, imparare di nuovo a respirare.
L'occasione di un lavoro in una università californiana le regala l'opportunità di porre una giusta distanza da Madrid, dal caos che è diventata la sua vita privata. Tre mesi per mettere ordine nelle carte di Andres Fontana, letterato di origini spagnole morto da più di trent'anni. Tre mesi per rimettere in piedi la sua vita. Si è imposta di non farsi coinvolgere da nulla, nessuno e invece scartabellando in archivio Blanca cede al fascino della vita di Fontana, dei suoi studi e delle sue ultime ricerche sulle missioni cattoliche dei francescani in California fino a confrontarsi inaspettatamente con il più apprezzato e conosciuto dei suoi allievi, Daniel Carter, ricomparso dopo anni di silenzio. 
Leggere tra i mille documenti, appunti, diari di Fontana serve a Blanca per ricavare una storia dalla storia ufficiale, che racconta dell'ostinazione di un povero ragazzino a studiare, di un amore dolcissimo tra due giovani, di una piazza, un bosco, un angolo di città da salvare dalla cementificazione. 
E di più, mette a nudo l'intensa determinazione di una donna a sopravvivere al dolore senza quasi accorgersene, a dare forma a quel tuo per sempre inatteso, a quell'amore più forte di se stessa da spingerla ad agire "poi lo chiamai e gli dissi vieni adesso".

La bellezza del romanzo della Duenas sta tutta nella semplicità, nell'autenticità, nella forza di una storia che è credibile perché affonda nel racconto di vite vissute a pieno, raccontando di sentimenti quali passione, amore, rabbia, speranza, vendetta, sacrificio, invidia, solidarietà, compassione. Un incastro perfetto di vite che si fondono o semplicemente si sfiorano per dare un senso alle scelte comuni, quotidiane, alcune approssimative altre decisive, ma tutte ineludibili, necessarie. Un romanzo che apre alla rinascita ed invita a ringraziare per quello che abbiamo.

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