venerdì 28 dicembre 2012

"Voi, onesti farabutti" di Simone Ghelli

"Chiedigli quand'è che c'hanno portato via tutto, e della fine che han fatto tutte le promesse".
Generazioni a confronto. Un nipote scrive ricordando la figura del nonno.
Chi ha combattuto per la liberazione del nostro paese, chi ha rinunciato a tutto per gli ideali, chi si è sporcato le mani impastate di fango e sangue, chi oracola inascoltato al cospetto di un bicchiere di vino rosso.
Per contro...
Chi si è perso nella spersonalizzazione di un pronome personale, chi figura nel mucchio come un pezzo non originale di una democrazia falsata, chi si sente incompiuto alla soglia dei quarant'anni, chi vorrebbe rispondere ribellandosi ma è ingabbiato dal bisogno.
Un racconto intimo, personale che pure si tinge di un messaggio universale di idendità e sogno.
Un linguaggio diretto, parole strappate al comune sentire, a tratti pietre scagliate con forza, a tratti singulti di dolore per tentativi evocati eppur inespressi. 
Parole autentiche che scaldano il cuore e inquietano.
Un libro che rabbercia ferite visibili e invisibili.

1 commento: