giovedì 27 dicembre 2012

"Jane e l'eredità di sua signoria" di Stephanie Barron

"Il sentiero del dovere è il meglio tracciato tra quelli che conosciamo. E' il sentiero dle cuore a condurci nelle profondità più oscure".
Chawton College. Hampshire. Jane Austen e sua madre giungono nella loro nuova residenza, un cottage messo a disposizione da Edward Austen a seguito della munifica eredità dei lontani cugini Knight. Una sensazione di strisciante inadeguetezza coglie Jane. La posizione del cottage, ad incrocio tra le principali vie di transito dle paese, e la certezza di essere osservata preludono all'inquietante scoperta di un cadavere nella cantina di casa.
Non bastasse poco prima un legale ha proceduto alla consegna di una inattesa eredità da parte di Lord Harold Trowbridge, scomparso pochi mesi prima: un baule pieno di carte, corrispondenza privata, diari, registri contabili, resoconti di viaggi. Affidati a Jane nella certezza che lei sola possa essere capace di raccontare la sua storia, quella di un furfante gentiluomo. Ma è poi solo questo?
Cosa celano quelle carte se non insondabili segreti per il paese e tante nobili famiglie, coinvolti in scandali pubblici e privati? Chi attenta alla vita di Jane per rubarle il baule, riuscendoci alfine?
In una tenace e frenetica caccia al ladro con vittime innocenti e scaltri nemici Jane sarà costretta a difendere la sua casa, la sua famiglia, il suo onore e la sua stessa vita spuntandola con un rivale che armeggia infido nell'ombra, riabilitando al tempo stesso la figura di Lord Trowbridge della cui amicizia mai aveva dubitato: "Non piangete per me, Jane, bensì portatemi nel cuore come colui che vi ha amata per il vostro coraggio di essere voi stessa, e non ciò che la convenzione vorrebbe che foste".

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