domenica 30 dicembre 2012

"Finché le stelle saranno in cielo" di Kristin Harmel

"Bastano un solo giorno, una settimana, un giorno per cambiare tutto"
Capita così ad Hope, in quel di Cape Cod: una figlia adolescente Annie, una pasticceria di famiglia che rischia di esserle portata via dalla banca, una sensazione di insofferenza verso una vita che sente trascinata via senza grandi entusiasmi.
Poi la rivelazione dell'anziana nonna Rose, malata di Alzheimer, in un momento di lucidità: una lista, una serie di nomi, da trovare a Parigi. Picard. Un cognome diverso da quello della donna che blatera frasi senza senso ma insegue con gli occhi ricordi perduti. Hope deve a sua nonna, a sua figlia e a se stessa una spiegazione, deve ricostruire il proprio passato a costo di scontrarsi con una verità dolorosa ma necessaria e così immergersi nella storia del '900, nello sterminio degli ebrei, nella peggiore abiezione di cui è stato capace l'uomo, ma anche nello straordinario gesto d'aiuto di gente sconosciuta, l'apporto della comunità musulmana francese e di tante organizzazione cristiane disposte a tutto per mettere in salvo gli ebrei, e su tutto imbattersi nell'amore travolgente, salvifico di due giovani, Rose e Jacob, un amore a prima vista, totalizzante, inesprimibile a cui non si può che cedere: "ti amerò finché le stelle saranno in cielo".
Hope non ha mai amato né è stata mai amata così, non si è neppure data la possibilità di crederci e invece sua nonna Rose ha amato Jacob al punto di rinunciare a lui, al punto di sacrificare la sua famiglia per preservare il dono più grande che l'uomo le aveva fatto: un figlio, e Jacob è sopravvisuto ad Auschwitz sapendo di dover tornare da Rose. Perchè l'amore può tutto. Può superare mille ostacoli, e come per Rose e Jacob, essere un legame sottile, indistruttibile per riportarli insieme dopo settant'anni.
Ricordi sfilacciati.. una storia che attraversa il  novecento per rimettere insieme i pezzi di una famiglia perduta, l'occasione per capire i silenzi, le assenze, perdonare l'incapacità astratta di dare amore per paura di perdere le persone care, dare forma ai legami perduti, darsi una possibilità per ricominciare perché non è mai troppo tardi per credere, per ricominciare. Così per Hope dopo il buio la luce inattesa della speranza e il concreto sapere che a volte "non devi cercare lontano quello che è già lì davanti agli occhi".. ovvero Gavin, la sua dolcezza, il suo esserci sempre, la sensazione di quell'amore che ti brucia dentro. E anche la saggezza di sapere che "nessuno ha la vita che si aspettava, ma è il modo in cui ci si adatta alle difficoltà a determinare se si è felici o no" e allora tutto diventa possibile.. persino le fiabe possono diventare realtà.

Un romanzo che emoziona quello della Harmel, storia e fiction mescolate per dare speranza e rilucere in perle di buon senso. Una storia che fa bene al cuore, e racconta dell'amore in ogni sua forma: "Quello che desidero per te Hope è una vita vissuta pienamente. Una vita vissuta liberamente .. Una vita vissuta sapendo che Dio esiste ovunque tu sia, vive fra le stelle. E ti auguro una vita con un lieto fine, proprio come nelle fiabe. Ma devi inseguire quel genere di vita con tutta la forza del cuore. Perchè è solo amando, e avendo il coraggio di lasciarsi amare, che puoi travre Dio, che esiste dappertutto nel tuo cuore".

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