lunedì 13 aprile 2020

"L'evento" di Annie Ernaux


"Il vero scopo della mia vita è soltanto questo: che il mio corpo, le mie sensazioni e i miei pensieri diventino scrittura, qualcosa di intelligibile e di generale, la mia esistenza completamente dissolta nella testa e nella vita degli altri".
È il 1963. In Francia l'aborto è illegale. Una studentessa universitaria deve ricorrervi. Il viaggio nell'inferno della notte che dovrà affrontare è ripercorso a distanza di più di vent'anni. Un viaggio catartico a disposizione di chi legge. La sorpresa della gravidanza inattesa, il senso di colpa, di inadeguatezza. Il giudizio negli occhi dei medici. Il segreto da conservare ad ogni costo per non turbare la famiglia. La vicinanza di alcune ragazze nello studentato. Il denaro da cercare per pagare l'aborto clandestino, la paura dell'intervento, le cure mediche in ospedale meno dolorose delle parole di biasimo, l'assurda percezione di un trattamento diverso riservato alla povera gente piuttosto che alla 'gente che studia'. La pena di giorni sprecati ad attribuire un senso alle parole, alle assenze, ai sentimenti taciuti, prima che si potesse tornare ad una normalità di studio, lavoro, progetti.
Eppure l'aborto aveva costituito uno spartiacque, un evento, malgrado tutto, segnando il passaggio alla vita adulta, quelle delle decisioni irrevocabili, delle responsabilità.
La Ernaux affonda nella sua biografia per testimoniare la vita in ogni sfaccettatura.
Non risparmia nulla. Con la sua prosa dura e vera, fa uso di sé e inchioda il lettore alla sua coscienza, rivelando ogni suo sentire.

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