“Uno dei doni più grandi che tutti possediamo
è la capacità di donare. Non serve essere facoltosi. La compassione e un cuore
buono sono tutto ciò che serve”.
Joanne
ha perso l’amato marito Rick a poche settimane dal natale. Scrive in un
giornale e ha tre figli: Ben, Nick e Megan. Finge di aver ripreso in mano la
sua vita, ma non è così.
La casa
avrebbe bisogno di essere rassettata, e i suoi figli hanno dimenticato il
calore di un tempo trascorso insieme. Ognuno pare faccia di testa sua,
rinchiudendosi in silenzi, ostracismi, ribellione, solo la piccola Meg sembra
credere alla forza della sua mamma di rimettere insieme la famiglia,
sostenendola con inarrestabile fiducia fino a quando a pochi giorni dal Natale
rifacendo il verso ad una vecchio canto delle feste un dono compare sull'uscio della porta di casa.
Una
piantina colorata.
Ne
seguiranno altri, un giorno dopo l’altro.
Nastri colorati, carta da regalo,
mele dorate, dolci.
Prima
infastidita poi incuriosita infine spronata a reagire per restituire un sorriso
ai suoi figli, Joanne riprende in mano la sua vita: “non si studia per affrontare il dolore; arriva e basta, quindi bisogna
trovare dentro di sé il modo di superarlo”.
Faranno
il resto alcuni incontri inaspettati, rivelatori di tutto l’amore di cui si è
circondati, e che non si è più in grado di riconoscere; ignari e straordinari
esempi di quanto difficile e necessario sia “andare avanti, perdonare gli errori e custodire i ricordi anche se
dolorosi”.
Il
tredicesimo dono Joanne lo custodirà gelosamente nel cuore. E’ “capire che gioia e dolore possono
coesistere senza sensi di colpa”. E’ ricevere e condividere, è dare per la
gioia di poter essere d’aiuto a qualcuno.
A distanza
di anni Joanne riuscirà a dare un volto ai veri amici che in quel natale di
lutto hanno riacceso in lei e nei suoi figli la speranza ma non aggiungerà
molto alla straordinaria esperienza vissuta, solo sapere che c’è sempre un
tempo per sorprendersi, un tempo per tornare a vivere a dispetto del dolore più
grande, un tempo per aprire il cuore alla gioia, alla sorpresa più grande:
amare ed essere riamati.
Una
scrittura semplice che fatica nelle prime pagine a catturare l’attenzione del
lettore, rivela con pazienza la storia di Joanne Huist Smith e della sua
famiglia. Di più l’autrice ci invita a credere che se lo vogliamo ‘ogni giorno è natale’. Al netto di
buonismi e smancerie, il messaggio è disarmante e potente al tempo stesso. Dare
conforto a chi ha bisogno scalda il cuore e rinsalda la speranza, e la fiducia
a trovare in se stessi il coraggio per ricominciare.
‘Il tredicesimo dono’ è uno di quei libri
che si leggono d’un fiato. Una scrittura gentile che fa lieve il cuore e
abbraccia il lettore.
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