sabato 29 marzo 2014

"Pietra è il mio nome" di Lorenzo Beccati

Genova 1601.
"..ha il timore di perdere tutto in un solo istante. E non sarebbe la prima volta"
Sembra passato tanto tempo, troppo ma è là che tornano i ricordi di Pietra, là dove tutto è cominciato: l'orfanotrofio di Albaro. Lì aveva dichiarato al mondo il suo dono e taciuto l'orrore più abietto imparando a sopravvivere. Così aveva fatto, ci aveva provato ma non era bastato. La gente intorno a lei da sempre aveva preso a maledirla, osteggiarla, temerla sebbene ricorressero a lei ogni giorno per dipanare piccole e grandi misteri, ritrovare cose perdute, persone, sventare cattivi accadimenti, perché Petra è una rabdomante. Agita un pezzo di legno, ma in verità Pietra inganna il mondo e se stessa per celare quello che non si può dire, quello che nessuno mai le riconoscerà: intuito, capacità, intelligenza. Non ad una donna, mai. Non ad un'orfana raminga di affetti e considerazione, per lo più accusata d'essere un'assassina. Capita dacché a Genova le notti di Carnevale sono turbate dal ritrovamento di cadaveri di giovani donne barbaramente assassinate, capita perché accanto ai corpi compare sempre una bacchetta da rabdomante. Una firma, un atto di colpevolezza per molti, una sfida per Petra che è costretta a tornare al tempo del suo soggiorno ad Albaro: "Nei suoi pensieri riemerge un fatto di sangue che ha coinvolto sei piccole orfane. E lei".
Pietra sa che deve salvare altre potenziali vittime e se stessa, spiegare la furiosa sete di vendetta dell'assassino che ha riservato per lei la fine peggiore, sa che il nemico si aggira furtivo per i carrugi della città e che un altro viene da lontano.. troppo lontano per sapere da dove colpirà ma lo farà e sarà spietato perché si approfitterà dei suoi bisogni più intimi, soffocati.
Trafelata, indomita, inarrestabile Pietra metterà a nudo la sua anima esponendosi al nemico per vincere la sua battaglia più grande: sfuggire al pregiudizio e affermarsi come donna in un mondo che non riconosce la spregiudicatezza delle personalità femminili: "Pietra è il mio nome".

Giallo con ambientazione storica che ospita un'eroina moderna ante litteram, maddonari, loschi marinai, beghine e birri di quartiere, inquieti assassini, per una narrazione coinvolgente e brillante che riserva interessanti sorprese. 

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