venerdì 4 gennaio 2013

"Noi due come un romanzo" di Paola Calvetti

"Sogni&Bisogni è diventata l'isola che volevo, frequentata da persone che girano tra gli scaffali in cerca di libri d'amore, che si parlano come se fossero amici di lunga data e magari si innamorano".
Emma ha quasi cinquant'anni, un figlio, un ex marito, un'amica straordinaria, un lavoro. Ma ha anche sogni e bisogni. Entrambi coraggiosamente realizzabili grazie all'eredità di una vecchia zia. Il bisogno di Emma è di dare una svolta alla sua vita e farlo realizzando il suo sogno: aprire una libreria che venda solo libri d'amore.
Non è semplice. Tutt'altro, sembra un salto nel vuoto. E non solo perchè pare anacronistico leggere d'amore, o leggere soltanto, ma perchè le relazioni umane sembrano compromesse, inaridite, spente da un modo di vivere frenetico, ad uso e consumo di un obiettivo economico, condizionate dal web che uniforma, illude, fagocita. Ma se la rete è il mare "Sogni&Bisogni è una zattera sul fiume, una repubblica indipendente intitolata a Gutenberg". E su quella zattera capita persino di perdersi, di vivere l'amore ad occhi aperti, come in un romanzo. Capita così alla gente che vi si trova a passare per caso, alzando gli occhi e incrociando quelli di un lettore vicino; capita a chi nelle storie d'amore trova conforto, appiglio, risposte; capita a chi quelle storie le fa proprie caricandosi di gioie e dolori; capita a chi ci lavora, Alice e Manuele; capita alla stessa Emma. 
Un bigliettino ritrovato in un libro e l'indizio per rivedere l'amore dei diciott'anni: Federico. E ricordare così gli anni del liceo, la giovinezza e magari confrontarsi con il passato, anche doloroso. Arriva sempre un momento così. L'inaspettato è scoprirsi ancora in sintonia con la persona amata un tempo. L'inaspettato è tendere la mano per sfiorarsi. L'inaspettato è scriversi lunghe lettere, raccontarsi, decidere di vivere un amore a distanza, nutrirsi di parole, di pochi giorni insieme ogni anno, in un posto alla fine del mondo.. così è detta la Bretagna, finis terrae.. un luogo di amori perduti e struggenti, un luogo da abitare poi nei sogni. 
Parole, libri. Emma e Federico ci vivono.
Emma ha una libreria, si ciba di parole. Vende emozioni.
Federico è un'architetto, riprogetta la Morgan Library a New York. Costruisce emozioni. 
Contenuto e contenitore. Fatti per stare insieme.
L'inaspettato è convincersi che possa bastare a riempire la vita. Salvo scoprire che non è così. Non sempre è così. Benchè ti assalga la sensazione, di più la certezza che "ogni giorno senza di te è un giorno perso". E l'ennesima lettera che hai atteso reca scritte le uniche parole che non avresti voluto leggere. "E' stata una storia d'amore. La storia, la nostra storia, finisce qui.." e ti scopri a fare quello che fanno le donne sempre in questi casi come suggerisce la Byatt "le donne guardano sempre fuori dalla finestra, domandandosi come uscirne, come essere libere". E allora Emma continua ad occuparsi dei suoi libri, dei suoi spazi, senza smettere di credere nel potere delle parole e nell'idea che l'amore tutto può, tutto vince. Sempre.
"Ho sempre pensato che se desideri fortissimamente qualcosa, quando tra diverse opzioni ne scegli una e una soltanto, quando cammini risoluta e la determinazione è più forte di qualsiasi logica, di quasiasi infausto pronostico, quando credi che il passato non è una minaccia e non ti fai spaventare dal futuro, i miracoli o come dir si voglia accadono".
E il miracolo ha il volto e la determinazione di Matteo, il figlio di Emma. E delle lettere d'amore..
"Perchè sei tornato?"
"Credo che abbia a che fare con il destino"
 Emma e Federico. E... "quando sai, in cuor tuo sai perfettamente, che non poteva accadere niente di diverso da questo". Amarsi e lasciarsi amare.

Un romanzo incantevole. Un romanzo sull'amore dispiegato in ogni sua forma. Un romanzo sul potere salvifico e magico della lettura. Un romanzo in cui perdersi proprio come nella libreria Sogni&Bisogni. La libreria dei sogni per ogni lettore. Un luogo dell'anima che si vorrebbe far proprio.

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