domenica 13 gennaio 2013

"Mancarsi" di Diego De Silva

"..e non sa che l'uomo di cui vorrebbe innamorarsi è entrato nel bistrot pochi minuti dopo che lei è andata via e resterà lì più di un'ora ad aspettarla, perché è lì, per ragioni che non conoscono, che tutti e due hanno deciso che si incontreranno.."
Nicola, Irene e l'amore..
Quello strappato, mancante, irrisolto di Nicola.. dopo la perdita della moglie.
Quello sperso, incauto, incerto di Irene.. dopo la separazione.
Ma cosa cerchiamo davvero quando amiamo? Di cosa è fatto l'amore? Perché si finisce per cedere sempre alle aspettative dell'altro, della società stessa che impone modelli a cui uniformarsi? Perché non liberarsi di quello che si ha dentro? Perché non comunicare quello che davero pensiamo? Perché non abbandonarsi senza colpa alcuna al desiderio stesso di vivere il sentimento, la passione, al senso stesso, effimero a volte, della felicità? Perché non abbandonare le reticenze tutte ed esprimersi.. dar forma al sentire, all'emozione pura, al bisogno.. e così entrare in un bistrot, sedere a un tavolo, perdersi nell'immagine melanconica di Buster Keaton sul muro e un attimo dopo incrociare lo sguardo di chi da domani smetterà di mancarci.
Perché un uomo..
Perché una donna..
Perché l'amore è mancarsi tanto.. troppo.. per poi improvvisamente trovarsi.
"Lentamente si gira verso il banco. E la vede".

Una perfetta istantanea sull'amore: inquietudini, silenzi, gioie, speranze, attese, fingimenti, disarmanti aperture. Una storia lieve, disincantata, che aiuta a dire ad alta voce quello che troppo spesso si tace, per pudore, paura.

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