lunedì 1 luglio 2019

"Le signore in nero" di Madeleine St John

1950. Sidney.
Grandi Magazzini Goode's.
La città insegue il sogno di bellezza facendo acquisti alla moda.
Nel reparto per signore, quattro donne vendono abiti da cocktail e  d'alta moda, nascondendo. dietro ampi sorrisi e una seriosa divisa nera,  sogni, promesse, aspirazioni, pensieri.
Sono così diverse tra loro Patty, Fay, Lisa e Magda.
Lisa è in prova, sembra un pulcino spaurito al suo primo giorno di lavoro. In attesa dei risultati del diploma, ha nei libri e nella poesia, la sua ancora di salvezza. Sogna l'università ma imparerà a guardarsi intorno, a lasciar sbocciare la sua bellezza acerba, a credere in se stessa, complici i consigli amorevoli e le iniezioni di coraggio di Magda.
Autorevole, brillante, l'unica europa del gruppo, così charmant, amabile, una mentore per Lisa e un faro per tutte, a volte troppo luminoso, al punto da intimorire per le sue conoscenze, un savoir faire elegante che incanta le clienti più ricche della città con modelli unici delle grandi maison parigine.
Patty sembra sempre insoddisfatta. Un marito insignificante. La maternità che non arriva, le chiacchiere della madre, i giudizi severi delle sorelle.
E Fay, graziosa ma in attesa dell'uomo ideale, e intanto gli anni passano e la felicità sfuma.
Intorno la vita della grande città scorre.
Così il lavoro. Abiti da sistemare, clienti da accontentare, lo shopping natalizio, i saldi. Le signore che si alternano mentre le giornate volano via, in apparenza tutte uguali.
Ma non per le quattro vendeuse.
Una festa, un incontro, una camicia da notte di pizzo e all'improvviso i sogni tingono di rosa la realtà per donne decise finalmente a prendere 
in mano la propria vita, a convincersi delle proprie capacità, a porsi obiettivi e raggiungerli.
Il XX secolo è di chi osa, delle donne pronte ad amarsi ed essere ben consce del loro posto nel mondo.

Deliziosa Madeleine St John.
Il suo 'Le signore in nero' strappa dal torpore della banalità e trascina il lettore nel buonumore.
Un piacere inatteso. Una narrazione briosa, coinvolgente.
Un romanzo corale, femminile, di formazione, di intrattenimento.
Godibile dalla prima all'ultima pagina.
Un romanzo sull'amore, protofemminista, di impatto emotivo. Una fiaba d'altri tempi in cui ognuno trova il suo spazio.
Un classico, nella sua costruzione, pur datato solo 1993 ed inedito sin qui per il pubblico italiano. 

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