giovedì 18 luglio 2019

"Il bosco silenzioso" di Wolfram Fleischhauer

Sono trascorsi vent'anni dall'ultima volta che Anja Grimm ha visitato i boschi della Baviera, nei pressi di Flossemburg.
Era il 1979, lei e i suoi genitori trascorrevano le vacanze estive presso la tenuta dei Leybach. Passeggiate, giochi all'aperto, scampagnate. Poi suo padre era sparito nel bosco senza farvi ritorno. E tutto era cambiato per Anja e sua madre. Silenzi, difficoltà, solitudine.
Erano passati gli anni, Anja aveva smarrito un po' il senso delle cose, ma aveva capito alfine che solo il bosco le dava tranquillità, lì alle origini del male doveva tornare per placare l'ansia che l'attanagliava togliendole il fiato.
Era stato il suo stage per la facoltà di scienze forestali a riportarla a Flossemburg. E improvvisamente tutto era precipitato di nuovo. I luoghi in cui un tempo risuonavano le gaie risate di bambini si fanno pregne dell'orrore di un omicidio. Poi di un suicidio. Che cosa era successo davvero vent'anni prima a suo padre? Chi cerca di ostacolare le sue ricerche? Chi segue tutti i suoi passi nel bosco? Perché sono stati abbattuti degli alberi?
Con i compagni di gioco d'un tempo, i fratelli Lukas e Rupert ormai adulti, Anja dà forma ai ricordi d'infanzia e ricostruisce l'orrore che il bosco ha cercato di nascondere per cinquant'anni. Un orrore che non può essere più tacitato perché lacera la coscienza di un'intera nazione.
Un orrore che si chiama olocausto.
Wolfram Fleischhauer confeziona un thriller lucido e inquietante perché scava nell'animo di un secolo, il Novecento, piagato dai rigurgiti di coscienza della nazione tedesca correa dei nazisti.
Carnefici che avevano smesso divise ed omicidi per indossare abiti civili di irreprensibili padri di famiglia. Una narrazione elegante che lega pathos a ricerche storiche.
Coraggioso il ricorso all'immediatezza del romanzo per far riemergere tutto il male di cui sono stati capaci gli uomini.
Ne "Il bosco silenzio" la protagonista, Anja Grimm, nome e corpo da eroina da favola, voluto ossimoro, guarda nell'abisso del male di cui è stato capace l'uomo per riemergere con la determinazione data dal giusto agire.
Un thriller non convenzionale, raffinato come tutti i romanzi di Fleischhauer. 

Nessun commento:

Posta un commento