domenica 14 luglio 2019

"M. Il figlio del secolo" di Antonio Scurati

"La sfinge della storia siede muta, inamovibile, su ciò che è stato, che sarà, che avrebbe potuto essere e che invece resterà per sempre increato".'
M. Il figlio del secolo' racconta dell'ascesa di Benito Mussolini al potere, dalla fondazione dei fasci a Milano nel marzo del 1919 al discorso che tenne alla Camera dei deputati nel gennaio 1925 in cui rivendica la responsabilità dell'assassinio di Matteotti e che segna storicamente l'avvio della dittatura.
Quella di Scurati, di recente premiato con lo Strega, è un'opera imponente. Non solo per numero di pagine, ben più di ottocento, a cui seguiranno quelle degli altri due volumi, che completeranno il racconto sulla dittatura di Mussolini, ma perché si usa la forma del romanzo per raccontare quello che sino ad oggi è stato solo a disposizione della saggistica.
La storia qui non viene interpretata, ma raccontata - pur con qualche inciampo - di più romanzata per portare il lettore sulla scena del tempo, per descrivere il paese che anelava la pacificazione, sperava di dimenticare gli orrori e gli errori del primo conflitto mondiale, bisognoso di lavoro, diritti sociali, considerazione. Un paese diviso tra anarchici, socialisti, liberali asserviti alla vecchia politica di palazzo, e ad una monarchia silente.
Scurati prende in mano i documenti storici e affonda la penna nel racconto di un tempo abitato da tanti protagonisti, necessari a comprendere l'agire di un uomo che aveva fatto e detto tutto e il contrario di tutto e che "ambiziosissimo, è animato dalla convinzione di rappresentare una notevole forza nei destini d'Italia".
Sfera privata e pubblica, donne amate e amanti, compagni di partito, nemici politici, maggiorenti della società, uomini di potere, intellettuali. Tutti segnano l'agire di Mussolini.
Le sue parole, la descrizione finanche fisica di un uomo elevato dall'amore di una donna - la Sarfatti - a qualcosa in più del rozzo provinciale tutto impeto e violenza, la certosina proposizione di tutti gli eventi accorsi dal momento della fondazione dei fasci, fanno dell'opera di Scurati il tentativo di fornire al lettore gli strumenti per inquadrare la spasmodica ascesa al potere del dittatore che impietosamente ha distrutto il paese.
E comprendere per il tramite del passato il nostro presente. 
Un'opera coraggiosa, un romanzo documentario, un interessante tentativo di commistione di generi. 

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