domenica 2 febbraio 2014

"Curarsi con i libri" di Ella Berthoud e Susan Elderkin


Sarà che sin da bambina sono stata affetta dalla "più fortunata malattia cronica che ci si possa augurare di contrarre, la lettura" ma Curarsi con i libri è il libro che ogni lettore sogna di avere tra le mani.
La Berthoud e la Elderkin, avvalendosi per l'edizione italiana dell'ottimo lavoro di Fabio Stassi, confezionano un manuale di medicina dove trovare declinate tutte le affezioni del corpo e della mente, minuziosamente corredate di sintomi, diagnosi e va da sé, cure speciali: libri al posto dei soliti farmaci, "balsami balzachiani, lacci emostatici tostoiani, pomate di Saramago e purghe di Perec e Proust".
Articolata per voci la piccola enciclopedia medica, circa 600 pagine, pullula di disarmanti quanto mai appropriati farmaci e dosaggi librari; che siano patologie conclamate o malesseri saltuari, dolori fisici o paturnie, mancanze o piccole incapacità a relazionarsi con il mondo esterno quando non con se stessi, che la malattia sia stata appena diagnosticata o sia cronicizzata, le autrici propongono sempre una cura perfetta, ineccepibile, inappellabile e soprattutto senza effetti collaterali, se non l'auspicabile dipendenza dalla lettura. E' così poetico curarsi con le buone letture, abbandonarsi al piacere della pagina scritta che quasi quasi si vorrebbe sperimentare ogni forma di malattia per lasciarsi affabulare dalle mille e più storie proposte.
E' un sogno che si realizza questo libro. Bisognerebbe averne più copie da tenere in borsa, lasciare in auto, nel secondo cassetto della scrivania dell'ufficio, dal parrucchiere, insomma ovunque serva a distrarre da inutili incombenze, chiacchiericci isterici, attacchi d'ira o sbalzi d'umore, che dica cosa fare o non fare un momento prima di cacciarsi in qualche situazione imbarazzante, che spinga a riflettere, a sorridere per sdrammatizzare, smorzi il mal di testa e dissipi i dubbi sulle situazioni più disparate.
Serio e semiserio il libro della Berthould e della Elderkin si può non leggere come un romanzo, anche se per certi versi ne ha tutto il fascino, semplicemente è strutturato per assecondare tempi e bisogni del lettore consentendogli di saltare di voce in voce a seconda delle necessità rallegrando il cuore.
E' un dono speciale imbattersi nelle citazioni, nei suggerimenti d'autore, nei rimandi letterari, confrontarsi con voci sconosciute quanto con i grandi della letteratura di tutti i tempi, uno stimolo a cercare. E come non ritrovarsi nei disturbi della lettura: cosa fare per chi legge compulsivamente, per chi lascia un libro a metà, per chi dice di non avere tempo, per chi si isola dal mondo quando legge, per chi si vergogna di mostrare quel che legge, per chi non riesce a metter ordine nella biblioteca, per chi accatasta libri senza nemmeno leggerli e così via. E come non confrontarsi con le liste di libri buone per ogni occasione: per età, condizione, bisogno? Bellissime, una sfida. 
Curarsi con i libri è un gioioso tormento per i grandi lettori, una grande occasione per i non lettori. Un libro da regale per chiunque nella lettura riconosca uno strumento di felicità. Semplicemente perfetto.

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