sabato 2 novembre 2013

"Un bel sogno d'amore" di Andrea Vitali


In quel di Bellano si proietta il discusso film 'Ultimo tango a Parigi'. Figurarsi la gente, l'anatema del parroco e le chiacchiere.. le chiacchiere... eppure la Adelaide giovane operaia del cotonificio sembra disposta a tutto pur di andare al cinema, farsi una certa idea di mondo, persino accettare la corte ruffiana del nuovo collega Ernesto visto che il suo spasimante, Alfredo Denti, onesto meccanico, sembra prender tempo, sospeso com'è al giudizio che su ogni cosa esprime l'anziana madre Benvenuta.
Eh sì che l'Alfredo vuol bene ad Adelaide, al punto di credere alla leggerezza della fidanzata, coinvolta in un giro poco chiaro di contrabbando di sigarette nella stessa fabbrica da quell'Ernesto, detto il Taglia, e sposarla sfidando quel tanto l'anziana madre.
Lo sa bene il maresciallo dei carabinieri Pezzati che di quel piccolo paese sul lago conosce vita, morte e miracoli. I soliti beoni di piazza, il cameriere del bar dell'Imbarcadero che vede e sento tutto, i ladri di galline che ogni tanto proprio come il Taglia tentano il colpo grosso salvo dirsi redenti al primo rischio concreto di finire in galera. E così a distanza di anni, il Taglia ci ricasca ma prima.. prima c'è l'ilare faccenda della vecchia Benvenuta spiata per volere della nuora, una solitaria anziana improvvisamente ebbra di vita e soprattutto di segreti.. su tutti le passeggiate in riva al lago al fianco di un uomo, e ancora il desiderio di maternità dell'Adelaide, i traffici strambi di improvvisati pescatori e giovani carabinieri decisi ad indagare.
Intorno.. tutto intorno, la vita di paese, gli sguardi, il confabulare della gente, giudizi e pregiudizi duri a morire finanche alle soglie della definitiva modernità degli anni '70. Un microcosmo di provincia che rischia di ghettizzarsi, soffocato dalla nebbia e da una quotidianità spiccia che finisce per annoiare. Quel che nei primi libri del Vitali era fresca novità, cicaleccio leggero si ripete stancamente in storie che poco o nulla hanno di interessante, avvincente, al punto che le piccole indagini dei carabinieri soccombono all'incedere lento del passo di beghine in chiesa.
Peccato, Vitali dovrebbe svecchiarsi e guardare oltre il suo lago.

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