domenica 29 gennaio 2023

"Elena lo sa" di Claudia Pineiro

Ci sono libri dove la bellezza della scrittura, la capacità dell'autore di tenere per mano il lettore sin dalle prime battute primeggia su tutto. E invece, pagina dopo pagina, 'Elena lo sa' di Claudia Pineiro si rivela un romanzo completo e di una potenza dirompente. La storia fa pensare ad un giallo, una donna di quarantaquattro anni -Rita- viene trovata morta nel campanile di una chiesa, suicida. Non vi è nulla che faccia pensare ad altro, eppure la madre -Elena- è certa che si tratti di omicidio. Sua figlia rifugge da sempre le chiese e i campanili nei giorni di pioggia, teme i fulmini. E il giorno della sua morte pioveva. Elena non si rassegna alla perdita della figlia. Il suo racconto è il disperato tentativo di farsi aiutare da qualcuno per continuare le indagini privatamente. Pagina dopo pagina il lettore la accompagna nel calvario che il suo corpo affetto dal morbo di Parkinson affronta per muovere un passo dopo l'altro tra metro, taxi, strade sconosciute prima di bussare alla porta della donna che vent'anni prima avevano aiutato e che potrebbe ricambiare il gesto, ma è tutto un inganno. Nulla è davvero reale se non il racconto impietoso di un corpo che non risponde più, di una malattia che consuma anche chi si prende cura dei pazienti, che logora i rapporti, anche quelli più intimi, che lascia riemergere tutti i rancori, le mancanze, le rinunce. Che illude che possa bastare l'affetto a sopportare, dare la forza e invece la verità è che non si basta a sé stessi, che ogni giorno diventa una lotta, che l'impegno non può essere dato per scontato, che la cura richiede una devozione che non è obbligata. Un'anziana donna riannoda i fili del legame con la figlia scomparsa, una famiglia cattolica a tratti asfissiante, dove le regole non si contestano, dove tutto è prossimo, a partire dai rapporti, le conoscenze, il vicinato, dove il bene a tratti lo si impone non lo si fa e dove il dovere soffoca ma si maschera, si maschera tutto fino a sbottare, a inasprirsi con chi ci è di fronte, e il dubbio diventa peccato più del giudizio.

Un personaggio stoico e commovente a tratti, quello di Elena, che il lettore accompagna passo dopo passo avvertendo tutti i sentimenti che la attraversano, rabbia, angoscia, disperazione, volontà, persino felicità nel ricordare. Un romanzo che racconta il rapporto spesso conflittuale di una madre con la figlia, salvo rivelare una verità forse sempre conosciuta ma impossibile da accettare.

Una narrazione traboccante un formidabile intreccio di azioni, una indagine mentale, una descrizione realistica senza pietismi di una malattia degenerativa e la costruzione di un personaggio che prende per mano il lettore affidandosi a lui.

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