martedì 21 luglio 2020

"Miss Austen" di Gill Hornby

"Le forme dell'amore sono numerose quanto gli attimi del tempo". 
Prendersi cura della sorella, e poi preservarne la memoria. 
Questo il ruolo di Cassandra Austen. 
A distanza di molti anni dalla sua morte, Cassandra sarà nel vicariato di Kintbury, timorosa che nel trasloco di Isabella Fowle, figlia del defunto reverendo, vadano perdute o peggio in cattive mani, la corrispondenza tra Jane ed Elisabeth Fawle. 
Cosa potevano contenere quelle lettere? Le occupazioni quotidiane, le aspirazioni letterarie frustrate, la speranza di non dover dipendere dalla benevolenza di altri dopo la morte del padre, l'impotenza di soffocare i propri desideri, il dolore per Cassandra che aveva sacrificato la vita per accudire la famiglia, dopo la morte del promesso sposo, Tom.
Su tutto la condizione della donna, ancora costretta al ruolo di angelo del focolare, sposa e madre o incombenza per i familiari. 
Espediente narrativo della Hornby, imbastire una storia credibile con personaggi realmente esistiti in luoghi chiave dell'esistenza delle Austen per raccontare con lo stile ispirato ai libri più noti di Jane Austen, su tutti 'Persuasione', una piccola storia affascinante ed edificante. 
"Alla trama della vita era intrecciato un lieto fine per ciascuno. Occorreva cercare i dettagli e poi seguire lo schema per poter ravvisare il proprio". 
La Hornby ricostruisce il prezioso legame tra le sorelle Austen, dettaglia la società inglese di inizio Ottocento invischiata in convenzioni, tradizioni e codici culturali difficili da spezzare in cui un animo intelligente, ironico, pungente e al tempo stesso sensibile e melanconico come Jane Austen irrompe. E lo fa con grazia, stile ed attenzione. 

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