sabato 6 giugno 2020

Vani Sarca, personaggio letterario iconico, nelle storie di Alice Basso

Asociale, dark, irriverente, sarcastica, divertente, brillante, intuitiva, ironica, graffiante. Si potrebbe continuare all'infinito nel declinare la personalità iconica per certi versi della protagonista delle storie di Alice Basso, la ghostwriter Vani Sarca. Un mix di letteratura e fantasia fatta donna, che dietro strati di vesti nere, metallo e unghie viola nasconde un talento unico nel leggere chi ha di fronte calandosi a pieno nel suo agire e pensare così da renderle possibile scrivere come si trattasse davvero del suo committente. E non solo... 
Pazienza se nel suo lavoro debba sempre scontrarsi con il suo editore, spazientirsi a fronte dell'inettitudine umana, l'ignoranza dei più, l'estraneità della sua famiglia. Altro le dà gioia anche se non dà a vederlo: la collaborazione con la polizia per le sue straordinarie capacità di analisi e il commissario Berganza - altro personaggio sui generis - tra i pochi a tenerle testa al punto da innamorarsene, l'adolescente vicina di casa Morgana sua emula, l'anziana indomita Irma e il suo passato di storie da raccontare, l'amato/odiato Riccardo, fascinoso scrittore, e pochissimi altri.
Di mezzo avventure e indagini inattese, caos creativo, colpi di testa, giochi di parole, sfuriate epocali, rimandi e citazioni letterarie, una passione sconfinata per i libri e il potere della conoscenza.
Impossibile non amare il personaggio di Vani Sarca, non condividere il suo amore per il silenzio, le luci soffuse, gli spazi vuoti. E tutto quello che è resistenza alla confusione, all'omologazione, alle consuetudini, alla banalità. Vani è dirompente, a tratti eccessiva, trascinante ma la sua vivacità intellettuale è magica, le sue performance verbali uniche. 
Leggere le storie della Basso strappano due ore di piacevolezza assoluta. Impossibile resistere.
Si potrebbe continuare all'infinito nel declinare la personalità iconica per certi versi della protagonista delle storie di Alice Basso, la ghostwriter Vani Sarca. Un mix di letteratura e fantasia fatta donna, che dietro strati di vesti nere, metallo e unghie viola nasconde un talento unico nel leggere chi ha di fronte calandosi a pieno nel suo agire e pensare così da renderle possibile scrivere come si trattasse davvero del suo committente. E non solo... 
Pazienza se nel suo lavoro debba sempre scontrarsi con il suo editore, spazientirsi a fronte dell'inettitudine umana, l'ignoranza dei più, l'estraneità della sua famiglia. Altro le dà gioia anche se non dà a vederlo: la collaborazione con la polizia per le sue straordinarie capacità di analisi e il commissario Berganza - altro personaggio sui generis - tra i pochi a tenerle testa al punto da innamorarsene, l'adolescente vicina di casa Morgana sua emula, l'anziana indomita Irma e il suo passato di storie da raccontare, l'amato/odiato Riccardo, fascinoso scrittore, e pochissimi altri.
Di mezzo avventure e indagini inattese, caos creativo, colpi di testa, giochi di parole, sfuriate epocali, rimandi e citazioni letterarie, una passione sconfinata per i libri e il potere della conoscenza.
Impossibile non amare il personaggio di Vani Sarca, non condividere il suo amore per il silenzio, le luci soffuse, gli spazi vuoti. E tutto quello che è resistenza alla confusione, all'omologazione, alle consuetudini, alla banalità. Vani è dirompente, a tratti eccessiva, trascinante ma la sua vivacità intellettuale è magica, le sue performance verbali uniche. 
Leggere le storie della Basso strappano due ore di piacevolezza assoluta. Impossibile resistere.

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