domenica 13 maggio 2012

"L'armadio dei vestiti dimenticati" di Riikka Pulkkinen

"Le relazioni umane sono come boschi fitti. O forse le persone stesse sono boschi, nei quali si aprono molti sentieri, a ritmo serrato; sentieri destinati a restare ignoti a molti, che si manifestano per caso a coloro che si trovano a passare in quel momento".
Tre generazioni di donne chiamate a confrontarsi con un segreto, di più il tentativo di comprendere, dare forma ad una domanda spesso senza risposta: 
"..ritenevo che ognuno di noi dovesse fare in modo di non annullarsi in un'altra persona, da non vivere completamente la vita degli altri.. nessun altro deve rappresentare la condizione essenziale per la propria esistenza" o "..che la vita non è altro se non perdersi in altre persone e in esse ritrovare se stessi".
Cosa è davvero l'amore.. quando e perchè si smette di amare la donna, l'uomo che abbiamo scelto per viverci insieme, fare un figlio? E come si può soccombere.. sopravvivere all'amore perduto? O andare avanti come se nulla fosse mai capitato?
Se lo domanda Anna scoprendo nel passato della nonna Elsa un dolore estremo simile al suo: l'abbandono, l'essere messa da parte per un'altra donna, la stessa che aveva conquistato anche il cuore della figlioletta, insinuandosi, o riempiendo un vuoto, nella sua famiglia.
Esiste colpa quando si ama? Esistono limiti da non valicare?
Ogni famiglia nasconde un segreto.. quello di Elsa e Martti, protagonisti come la bella Eeva degli anni '60, artisti, studiosi, menti aperte sul futuro, in una società in mutamento.. è in un abito.. in un ricordo ricacciato indietro nel passato, un passato fatto di tradimenti, bugie, silenzi, lunghe attese, perdoni.
Solo guardando indietro, solo riempiendo il vecchio abito di un corpo, un nome, giungerà la consapevolezza di quello che è stato, perchè come sosteneva tenacemente Eeva "amare è l'unico modo di rendere il mondo reale".
Elsa, Eleonora, Anna, Maria, Eeva.. donne, amori, testardi sogni, passioni.
"La vita, anche la felicità, quando diventa reale, è sempre più discreta che nei sogni. E, allo stesso tempo, anche più seria".
Una narrazione lieve e al tempo stesso tenace, che scava nel cuore dei personaggi che giungono al lettore come veri, autentici, dolorosamente sinceri.

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