lunedì 31 ottobre 2022

"Niente di vero' di Veronica Raimo

"La memoria per me è come il gioco dei dadi che facevo da piccola, si tratta solo di decidere se sia inutile o truccato".

Veronica, una madre in perenne preda dell'ansia, un padre ossessionato da igiene e controllo che seziona la vita dei figli come fa con le pareti di casa, un fratello geniale che calamita le attenzioni di tutta la famiglia, un'infanzia spartana, noiosa, scialba che segna  il bisogno di fuga, di esperienze, di contagi con i sentimenti, le persone, le situazioni più diverse per farla sentire viva e non strumento, una sorta di falso storico, per mitigare i ricordi, plasmati ad uso e consumo della sua famiglia. Un simulacro per sentirsi a posto nel luogo che più avrebbe dovuto proteggerla, amarla, supportarla. E invece era stato tutto un galleggiare tra aspettative e mancanze. E negli anni all'estero, nell'attesa di una vita propria abitando invece quella degli altri, negli appartamenti di sconosciuti o poco più, aveva sfiorato la libertà, la ribellione, per scoprirsi esposta, in fuga da tutto quello che poteva definirla, moglie, madre, figlia, sorella, amica.

A distanza di tempo Veronica tenta di emanciparsi dalla famiglia, dai legami, dai ricordi per accorgersi impertinente di barare ancora, come da bambini, perché mentire, barare è di per sé una scelta per esistere, ritagliarsi un ruolo, in fondo non c'è 'niente di vero'.

Sferzante, ironico, eppure lacerante, doloroso, il libro della Raimo strappa risate amare e dipana logiche familiari spesso comuni a molte vite, un pungolo per riflettere, un disarmante e difficile percorso di crescita nella vita di una donna.

Nessun commento:

Posta un commento