Sotto un velo triste di ironia, la protagonista si prende cura delle galline, imparando giorno dopo giorno, proteggendole eppure lieta nel vederle scoprire il mondo fuori dal pollaio, impreparate, squinternate, caracollanti ma ferme nei gesti quotidiani, lo sguardo curioso. Un po' come il suo, incerto sui propri desideri, uno studioso per marito e lei che nel fare le pulizie cerca ordine, conforto, controllo. Fino a rendersi conto di aver avuto paura delle aspettative sulla sua vita di coppia, sulla maternità, sulla famiglia. Anno dopo anno, sarà proprio la cura delle galline, l'osservazione del loro stare al mondo, occupare gli spazi a veicolare l'emotività taciuta, a liberarla, ispirarla per un nuovo inizio, una nuova percezione di sé.
Una narrativa leggera che cela profondità e sentimento non lesinando perle di saggezza e brillante ironia.
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