sabato 24 ottobre 2015

"Prometto di sbagliare" di Pedro Chagas Freitas

"Il segreto della letteratura è abdicare al linguaggio".
Pedro Chagas Freitas, fa ben altro in 'Prometto di sbagliare'.
Destruttura la narrazione come solitamente intesa, riproducendo o inventando schemi linguistici, replicando frasi, ignorando punteggiatura e sintassi, banalizzando forma e contenuto.
Infiniti giochi di ossimori, repliche. Tutto per raccontare l'amore declinato in ogni sua forma: genitori/figli, mariti/mogli, amanti, compagni di gioco, di scuola, amici, conoscenti, amore platonico o passionale, amore verso gli ideali di libertà, lotta, etc.
Il problema è che al di là della pressante campagna pubblicitaria l'opera di Pedro Chagas Freitas è una scatola vuota di originalità e zeppa di luoghi comuni, frasi fatte, mielose, a tratti persino snervanti, un copia/incolla di cose altrui. Microstorie senza né capo né coda.
Un bignami da tenere a portata di mano per auguri o dichiarazioni d'amore ad effetto ma per piacere la scrittura è cosa seria, e altro dal guazzabuglio orchestrato per intorpidire le menti.
Brutto esordio e pessimo palso falso della Garzanti.

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