lunedì 14 settembre 2015

"Assassinio all'Ikea" di Giovanna Zucca

A pochi giorni da Natale all'Ikea di Padova viene rinvenuto il cadavere di un uomo nel cassettone di un letto. Solo una piccola pozza di sangue rivela agli addetti alla vendita l'inquieta presenza. Si tratta di Amilcare Borgomastro, direttore di banca. Per le cronache: marito e padre modello. Chi possa aver assassinato l'uomo è quello che si apprestano a scoprire il commissario Loperfido e la bella ispettrice Luana Esposito, a un passo dal sogno di volare a Quantico o di tornarsene nella sua Napoli natia.
A girare tra i reparti dell'Ikea nello stesso giorno dell'omicidio Anna Laura Bottacchi, amante storica del Borgomastro affascinante commercialista, e l'amica di una vita Erminia. O forse no, perché Erminia, stimata docente universitaria, ha un altro ricordo di quella visita all'Ikea. Forse c'erano state davvero insieme ma una settimana prima? E se Anna Laura avesse davvero ucciso l'amante, stanca dell'ennesima scusa per non lasciare la moglie? O se come s'era scoperto dalle indagini, l'aveva ucciso per liberarlo dal male incurabile che non gli lasciava che poche settimane di vita? Assassina o liberatrice?
Tra feste di famiglia, un'impetuoso e straordinario nuovo amore per Anna Laura, sensi di colpa per Erminia che continua a dubitare dell'amica e la strana relazione tra il Loperfido e l'Esposito complice un cane di nome Diablo in pochi mesi nessuno più parlerà dell'assassinio dell'Ikea, in fondo "se conoscessimo tutto saremmo terribilmente infelici".
"Assassinio all'Ikea" è un giallo anomalo, anzi come l'autrice lascia dire ad un suo personaggio "non è nemmeno un vero giallo, non si capisce neppure chi è l'assassino, alla fine". E in fondo poco importa, perché la scrittura della Zucca incastra una serie di personaggi di autentica bellezza. Anna Laura ed Ermina, sorelle mancate, spiegano quanto importante possa essere l'amicizia, un legame così determinante che spinge Erminia a non volere sapere la verità sull'ipotetico reato commesso dall'amica, perché del suo valore, della sua reale bontà, non ha dubbi. Sono donne con problemi comuni a tutte, la messa in piega da fare, la casa da rassettare, l'amore cercato, i sogni da realizzare, e non è molto diversa Luana Esposito, insicura in amore come tante ragazze, appesa al telefono con l'amica che la consiglia su tutto, affascinata dal suo superiore che odia ed ama, e sfida apertamente salvo piangere in bagno, incapace di dominare le sue emozioni. Lo stesso Loperfido, problematico, scontroso, asociale, anaffettivo, conquistatore dal fascino insolito, con cane improbabile al seguito ricalca certa idea di uomo che non sa come amare. A fare da sfondo alle vite dei protagonisti una città di provincia dove non mancano le chiacchiere, i pregiudizi, i sospetti ma anche le bottegucce, i ragazzi ai bar che tirano tardi, le passeggiate sul corso, i pranzi della domenica, i sorrisi sinceri.
Micro e macrocosmo di una umanità tutta che chiede di amare ed essere riamato, ognuno a suo modo, anche facendo un giro all'Ikea.
Un romanzo divertente, insolito, a partire dalla copertina, originalissima e accattivante.
Una scrittura briosa e personaggi che il lettore spera di ritrovare.

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