
Bello. Bello. Bello.
Può sembrare semplicistica una parola ripetuta così per dare il senso di un libro ma d'istinto di 'Atti osceni in luogo privato' di Marco Missiroli si può dire questo, che è davvero un bel libro. Compiuto.
Una scrittura vivida, fulgente, intensa che affascina pagina dopo pagina.
Un protagonista, Libero, che riflette nella sua educazione sentimentale e non.. il senso del mondo. Da adolescente smarrito in quel di Parigi, appare sin da subito uno di noi, un ragazzino che impara a barcamenarsi nei complessi sistemi dell'esistenza: abbandoni, tradimenti, distacchi, nuove conoscenze. Il sesso, di più l'erotismo come scoperta, riverbero di bisogni nuovi, non riducibile al solo atto fisico ma esperenziale, mentale.
Scuola, famiglia, scoperta della grande città.
E ancora, incontri, gli amici, il lavoro, viaggi, lo studio.. infiniti percorsi.
E come fil rouge le letture, suggerite, scoperte, cercate o felici coincidenze.
Da un piccolo caffé di Parigi in cui tirar tardi a confrontarsi su libri e idee a un localino lungo i Navigli dove bere vino in compagnia di pochi amici, dall'ossessiva passione per Lunette alla presenza luminosa dell'amica materna e sensuale di sempre, la bella bibliotecaria Marie, dagli splendidi genitori ai pochi amici d'infanzia, dall'amore assoluto alle sbandate di una notte in un procedere lento e necessario che si chiama esperienza, vita.
'Atti osceni in luogo privato' è un libro che si legge con entusiasmo, che riempie, che "fa vita", che arriva parola dopo parola. La bellezza è nei particolari, nei continui rimandi ai libri, ai film, alle splendide citazioni poetiche, ai silenzi, alle gioiose ritrosie e scoperte di Libero. La bellezza è nell'autenticità dei personaggi ognuno a suo modo unico... Libero su tutti. La bellezza è nel coraggio dell'amore che pervade ogni giorno della nostra vita se solo siamo in grado di accorgercene, Libero sì, e quando lo riconosce lo tiene stretto a sé, atto osceno in luogo privato, questo sì.
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