venerdì 15 luglio 2022

"L'amica sfuggente" di Madeleine St John

"Ora so cos'è l'inferno. Significa guardarti per tutto il pomeriggio senza poterti avere; tutto il pomeriggio fino ad ora".

Alex si è innamorato di Barbara sera dopo sera, rincasando nella grande casa che divide con la moglie Claire e i figli Marguerite e Percy.

Claire ha affidato all'amica Barbara conosciuta ad un corso di yoga tempo prima, la cura della famiglia in sua assenza.

Barbara è una bella ragazza che ha interrotto gli studi universitari per necessità e si divide tra lavori saltuari in attesa di capire cosa fare nella vita. Alex è per lei come il Rochester del romanzo della Bronte, ostico eppure affascinante. Inattesa la passione tra i due si arresta a fronte dell'impossibilità di vivere alla luce del sole il loro amore. Per Alex lasciare la famiglia è impensabile e Barbara non desidera essere l'amante e tradire la fiducia dell'amica. Si lasceranno ripromettendosi di attendere se mai che Marguerite e Percy crescano il giusto per accettare il divorzio dei genitori, aspettarsi almeno fino a che uno dei due non avrà capito di poter amare qualcun altro, se mai così sarà, e rinunciare così alla loro speciale 'amicizia'.

Di mezzo l'emancipazione di Barbara, un viaggio in India che la spingerà a ritrovare la forza per essere se stessa a dispetto degli altri, l'amicizia con Andrew prima e Gideon dopo, il vero viatico per la consapevolezza delle sue potenzialità. Da sfondo l'Inghilterra dei primi anni ottanta, un occhio alle tradizioni e ai pregiudizi e un ponte verso il futuro, la modernità delle comunicazioni, la voglia di superare i legami formali per mettere al centro la felicità personale.

Un romanzo che si legge con estrema piacevolezza, e rivela tutta la bellezza della scrittura della St John capace di condensare in immagini nitide e spietate tutto il senso di un momento, di un sentimento: "per non parlare del battiscopa, capace di compensare da solo tutto ciò che non andava nel loro matrimonio: il vuoto, la gentilezza carica di sarcasmo, il senso di alienazione".

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