sabato 22 gennaio 2022

"Tre piani" di Eshkol Nevo

"I tre piani dell'anima non esistono dentro di noi. Niente affatto. Esistono nello spazio tra noi e l'altro, nella distanza tra la nostra bocca e l'orecchio di chi ascolta la nostra storia. E se non c'è nessuno ad ascoltare, allora non c'è nemmeno la storia. Se non c'è uno così (...) allora si parla con la segreteria telefonica".

Lo fa Dovra, giudice in pensione, per raccontare a Michael, il marito scomparso la sua vita dopo di lui. In un tentativo necessario di riprendere contatto con la realtà, mischiarsi alla gente, decidere della sua vita, su tutto riprendere contatto con il figlio, allontanatosi dalla famiglia dopo un tragico errore.

Parlare, con qualcuno.

Come Hani, due figli, la solitudine costante nella casa, abitata dall'assenza del marito troppo spesso lontano per lavoro, la paura che la follia materna alberghi in lei, il sospetto di aver solo immaginato la visita del cognato ricercato dalla polizia, che racconta il suo malessere scrivendo una lettera ad un'amica lontana.

Come Arnon, che svela ad un'amico la sequenza assurda di eventi seguiti alla scomparsa della figlia affidata all'anziano vicino di casa, affetto dall'Alzhaimer finita solo in un grosso spavento, rivelatore però di dubbi e angosce che hanno provocato una rabbia furente, con sé stesso e gli altri per non aver capito quanto poco tempo dedicasse alla cura della propria famiglia, alla moglie tradita con l'unica persona che avrebbe dovuto evitare.

Dovra, Hani, Arnon inquilini di un condominio borghese di Tel Aviv. Esistenze solo in apparenza perfette come le loro case, in realtà fragili, erranti, dubbiosi, imperfetti. Ma in fondo "le persone sensate non esistono. E nemmeno le azioni sensate. Esiste solo l'azione che una persona specifica, in un momento specifico, deve compiere".

Un romanzo di sentimenti, che racconta le relazioni umane, in tutte le sue sfaccettature, e ispira a guardarsi dentro, ascoltare i propri bisogni, darne forma, raccontarsi, condividere, semplicemente trovare il coraggio, al momento giusto, di perdonarsi e lasciarsi andare.


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