Bella, sorridente, figlia ribelle di una famiglia borghese, abile pianista, anima controcorrente, amò la montagna e l'uomo che le insegnò a scalarle.
Attraversò gli anni di guerra abitando le valli e suonando il suo amato pianoforte. Sfidò le convenzioni, conservò il tormento, frequentò artisti e pittori, volle essere madre nubile in un tempo di giudizi e pregiudizi, amò suo figlio incondizionatamente, gli insegnò a diffidare della forma, dei riti, delle feste, regalandogli consapevolezza, l'amore per la montagna, la libertà. Attraversò silenzi e sfuriate improvvise, apatie e tormenti per poi tornare a sorridere, a riempire gli spazi di abbracci, scalate e fughe verso il cielo azzurro, fino ad una nuova alba.
E se il tempo aiuta a fare luce nei ricordi, un figlio racconta sua madre, con un amore che riempie il cuore e libera la mente.
Un romanzo intimo, di dolcezza infinita, che profuma di libertà.
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