domenica 4 novembre 2018

'Mio fratello' di Daniel Pennac

"Preferirei di no".
Così il Bartleby di Melville. 
Così Bernard Pennac.
Fratello così amato dallo scrittore Daniel che elabora a fatica il lutto della sua perdita portando in scena il racconto di Bartleby lo scrivano, libro preferito di entrambi. 
Fratello maggiore, mentore, ispiratore dell'amore del giovane Daniel per la letteratura, compagno di vita, esperienze, emozioni, prime volte.
Ecco Bernard. 
La persona a cui fare riferimento, introverso, melanconico, definitivo, eppure sempre presente.
Il suo ritirarsi dalla vita come presa di posizione verso una società che fagocita tutto. 
"I nostri ricordi sono sensazioni".
Daniel racconta Melville e si racconta, studia le reazioni del pubblico, rivive ogni sera emozioni dimenticate, torna indietro al tempo condiviso con il fratello, alle cure ricevute, al bene come dono, all'umorismo come chiave di letture di attimi che paiono eterni.
Il ricordo di un amore fraterno, intimo, abbarbicato tra le pagine di un libro.
Una scrittura emotiva che sprigiona la sua autenticità dalle parole e si riflette negli occhi di due bambini stretti in un abbraccio fraterno nella foto che chiude il romanzo e che Pennac regala al lettore. 

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