venerdì 26 ottobre 2018

"La ballata di Adam Henry" di Ian McEwan

"Tutta la vita e tutto l'amore che ha davanti a sé".
Questo si promette di tutelare la decisione del giudice dell'Alta Corte britannica presso la sezione Famiglia, Fiona Maye.
La vita che ha davanti a sé il giovane Adam Henry, malato di leucemia, che rifiuta la trasfusione di sangue che potrebbe consentire l'unico trattamento utile per combattere il progredire della malattia.
Adam è prossimo alla maggiore età, pochi mesi che lo separano dalla possibilità di decidere per sé, finanche rifiutare le cure. La sua religione vieta le trasfusioni di sangue e lui ostenta una determinazione a rifiutare le cure che disarmano tutti ad eccezione dei medici che sperano nella legge per salvargli la vita. 
Appellandosi al Children Act del 1989 e al concetto di benessere dei minori il giudice Maye valuterà opportuno contravvenire alla volontà espressa dal giovane e consentire le cure.
"Nella prospettiva di una buona guarigione, il suo benessere trarrà maggiore vantaggio dal suo amore per la poesia, dalla sua passione recente per il violino, dall'esercizio della sua intelligenza vivace e dall'espressione di una natura tenera e scherzosa".
Perché il giudice Maye ha conosciuto Adam, ha ritrovato nel corpo compromesso dalla malattia, tutto l'ardore per una vita che si presume giusta nel rispetto delle regole imposte della religione, il fuoco acceso delle passioni sopite dall'apprensione di due genitori che sperano di meritare l'appoggio della comunità e al tempo stesso tremano per il timore di perdere l'unico figlio, così amato.
Ma è andata oltre, lasciando che il futuro irrompa nella vita del giovane.
In un tempo abitato come mai di incertezze per il giudice Maye: la crisi coniugale con il marito, il lavoro, il tempo che passa, un concerto da preparare; ecco l'inaspettato del giovane Adam Henry che le chiede conto della sua vita, travolto da dubbi e incertezze, promesse mancate e nuove attese, in una spasmodica ricerca di consenso, assetato di esperienze e di una guida che lo sostenga.
Quel contatto diretto, che contravvenendo forma e metodo, segna il passaggio di un confine imposto dal buon senso che ribalta le regole e avvicina una donna ed un giovane sul ciglio dell'abisso che a volte riserva la vita. 
Una scrittura che attinge al costante defluire della norma scritta e i problemi della convivenza per indagare l'animo umano e l'etica di cui spesso l'uomo moderno sembra sprovvisto rivelando caducità di sentimenti e oblio dell'anima.
Un romanzo breve di rara forza emotiva dal finale spiazzante che ribalta ancora il senso comune e quella perfezione tragica in cui molti, troppi sono immersi. 

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