domenica 7 gennaio 2018

'Il fantasma dell'abate' di Louisa May Alcott

Poche ore alla mezzanotte. In una villa di campagna un gruppo di giovani uomini e donne attende il nuovo anno. Raccontano storie di fantasmi, la villa è stata costruita su un'abbazia e legenda vuole che il fantasma dell'abate appaia per maledire gli eredi maschi dei Treherne, proprietari della dimora. Capita così anche in quella lunga notte ma Jasper Treherne non teme la profezia. È già sfuggito alla morte un anno prima quando il cugino Maurice l'ha salvato dall'annegamento. Maurice da allora è costretto sulla sedia a rotelle e ha perso la protezione dello zio, padre di Jasper, che l'ha diseredato. Se ne ignorano i motivi ma Jasper ha accolto nella sua casa il cugino e la sorella, la bella Octavia, se ne prende cura con devozione. Sebbene Maurice abbia forzato il suo animo per sopportare le due disgrazie sa di non poter aspirare all'amore di Octavia ed è pronto a sacrificarsi ancora per il bene di tutti, eppure nei giorni di festa complice l'arrivo inatteso di una seducente ospite intrigante del passato comune dei due cugini, dolore, sgomento e un barlume di speranza torneranno ad accendere il suo cuore e reggeranno alla vista del fantasma che reclama vendetta

Pubblicato sotto pseudonimo, 'Il fantasma dell'abate' mescola più generi: neogotico, romantico e rivela un lato più complesso della produzione narrativa della Alcott conosciuta per lo più per 'Piccole donne'.
La trama scivola via, la scrittura è vivace, descrittiva e incastra parole come sguardi allo specchio. Il racconto, breve, si legge tutto d'un fiato, con gioia e diletto.

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