domenica 5 marzo 2017

'Stoner' di John Williams

Stoner. Dalla campagna della provincia americana alla Columbia University. Una vita improbabile, l'estraneità quasi fisica dai suoi genitori, l'incontro con un docente di letteratura inglese che gli ispirerà il cambiamento: "deve decidere chi è e chi ha scelto di essere e il significato di quello che sta facendo". Quarant'anni di insegnamento e in mezzo: un matrimonio fallito, una figlia amata che pure non ha saputo davvero tenere con sé, una carriera universitaria osteggiata e il vero amore immolato alla decenza.
Dove sta la straordinarietà della sua vita? Nell'animo puro, in una sorta di resilienza, nell'ostinata declinazione del suo essere, nel coraggio delle sue azioni, piccole quotidiane abitudini che rivelano al mondo più di quanto Stoner non avrebbe creduto possibile condividere. Un uomo in divenire che pure a tratti dischiude al mondo passioni e sentimenti.
Ci si affeziona a Stoner come ad una persona cara. Lo si vorrebbe aver conosciuto, avuto come insegnante, amico. Stoner attraversa il '900, la grande depressione, due guerre mondiali, una società in mutazione senza segnali di insofferenza ma di continua analisi, speranza, perseveranza, resistenza.
Una narrazione intima, sincera, sensibile che regala un personaggio unico. Impossibile da dimenticare.

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