“Penso di essere sempre stata
spaventata dal significato dell’amore nella mia vita perché avevo paura che mi
condizionasse e di dover rinunciare a tante cose in suo nome. Ma la verità è
che per un amore grande abbastanza i sacrifici non sono sacrifici. Sono
necessità”.
Amore.. romantico, passionale, improvviso, necessario.
Quello di un uomo per una donna, un amore destinato a vivere solo in
un libro. Perché è lì che Henry parla a Catherine. Le scrive ai margini delle
pagine di un libro: ‘L’amante di Lady Chatterly’. Parole lasciate al caso
inizialmente, un gioco sfrontato poi. Una data: 1961. Un indizio per raccontare
una storia smarrita nel tempo, che sembra parlare a chi si ritrova il libro tra
le mani, come capita a Maggie. Giovane dall’intelligenza brillante e un ex
lavoro alla Silicon Valley, che passa le sue giornate a leggere sprofondata in
una delle vecchie poltrone della Dragonfly, scalcinata e strabordante libreria
di libri usati che ricalca in pieno la straordinaria personalità dell’eclittico
proprietario, Hugo.
E’ proprio il libro a smuovere dal torpore Maggie, a spingerla a
confrontarla con i suoi bisogni e le sue paure, a ritrovare la sua passione per
i libri e le vecchie storie, a superare i dubbi sull’amore, sulle relazioni in
generale, a fidarsi della gente, a ritrovare la passione per un progetto a cui
dedicarsi anima e corpo.
La Dragonfly diventerà luogo di ispirazione e di cura per Maggie, un
punto di incontro per la comunità, il posto per ritrovare Hanry e Catherine e
dargli un volto e un nome.
Un nome.. forse lo stesso dell’uomo che è entrato nella vita di Maggie
ispirandole quell’amore a cui temeva di abbandonarsi, ma “l’amore trova per noi quel che non sappiamo di volere” e piano
piano sarà proprio l’affetto di Hugo, le ostinate ripicche di Jason, l’amicizia
di Avi e la passione di Rajhit a dare forma ai sogni di Maggie tirandole fuori
grinta, personalità e la giusta dose di follia per lasciarsi andare alla felicità.
I libri ci parlano, raccontano storie.. la nostra storia se sappiamo
leggerla tra le righe.
“Tutta colpa di un libro” è uno di quei libri che ti spingono a
rientrare a casa da lavoro con una voglia matta di prenderlo tra le mani per
sapere come va a finire la storia. Attraente, atteso, emozionale. Non un
capolavoro, semplicemente una bella storia. E non è poco.
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